Alla lettura della sentenza è scoppiata in un pianto: lacrime liberatorie dopo anni di abusi e un’infanzia di silenzi e sofferenze. Oggi il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Sulmona le ha reso però giustizia, anche se il risarcimento non potrà mai colmare quel vuoto e quella ferita prodotti.
Dai dieci ai sedici anni costretta ad avere una relazione sessuale con l’ex compagno di sua madre, con ripetuti incontri, rapporti sessuali completi, visione di filmati pornografici e invito ad utilizzare strumenti di piacere sessuale.
Con l’accusa di atti sessuali su minori e corruzione di minorenni, così, è stato condannato oggi con rito abbreviato Biagio D’Amato, cinquantotto anni insospettabile funzionario di banca. Una storia “triste” come la hanno definita gli avvocati di parte civile, Luca Tirabassi e Valeria Colantoni, consumata tra le mura domestiche e con l’aggravante, oltre che della minore età della ragazza, oggi ventunenne, dal fatto che la stessa veniva affidata in custodia all’uomo, nella piena fiducia della mamma.
La pena, nonostante il rito abbreviato, è stata pesante: sei anni e otto mesi di reclusione, l’interdizione dai pubblici uffici e con un risarcimento alle parti civili (la ragazza e sua madre) da quantificare in separata sede, ma per la quale è stata stabilita una provvisionale di 65mila euro (50mila per la ragazza e 15mila per la madre).
I fatti sarebbero stati consumati tra il 2009 e il 2015, fino a quando la ragazza, arrivata ai sedici anni di età, avrebbe deciso di raccontare tutto alla madre: quelle “gite” nella dependance dell’uomo, le coccole trasformatesi in abusi.
L’uomo si è difeso fino alla fine, sostenendo la sua totale estraneità ai fatti e giustificando le accuse come frutto della fantasia della ragazza. Il giudice, però, almeno in questo primo grado di giudizio, ha creduto alla vittima, emettendo una sentenza esemplare.
Non capirò mai perché i “giornalisti” usano immagini del genere, visto che la notizia, già di per se è di una violenza inaudita. Che cosa squallida…
Altrimenti come campano!!!!
che squallore…se colpevole spero in una punizione divina molto più pesante di questa.
Ho tirato un sospiro di sollievo quando hanno radiato Palamara perché la paura è che scaricavano qui a Sulmona pure lui.
E bravo…il dott.bello .bravo insospettabile….vediamo in secondo grado che succede ,ma con un integerrimo ,preparato penalista tirabassi nn sarà facile all’imputato dimostrare il contrario..