Medici cercansi, Marsilio: “Assunzioni stabili”. Il Covid non si arresta

I bandi sono a tempo, spesso ridotto a quello dell’emergenza e, per questo, sono in pochi a rispondere tra medici e personale sanitario, specie per le zone più disagiate. Per questo oggi il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha chiesto nella riunione con i suoi colleghi italiani, certezze e impegni da parte del governo perché si proceda ad assumere personale a tempo indeterminato, nella speranza che qualcuno decida di “arruolarsi” anche nelle retrovie della sanità.
“Stiamo avendo grandi difficoltà a reperire personale aggiuntivo, con avvisi pubblici andati deserti ripetutamente, soprattutto per le destinazioni nei centri minori e più disagiati – spiega Marsilio -. E una delle cause dei rifiuti e delle difficoltà sta nella precarietà dei contratti che si propongono. Con contratti a termine e assunzioni che durano lo spazio dell’emergenza non si risolve il problema. Se sono vere le dichiarazioni di intenti unanimi, e cioè che si deve tornare a investire nella sanità, bisogna offrire contratti stabili. Solo allora (forse) riusciremo a reclutare personale in numero sufficiente, al netto del fatto che – purtroppo – mentre letti e ventilatori si ‘fabbricano’ in pochi giorni, anestesisti e rianimatori si ‘formano’ in molti anni di duro studio”. La proposta è stata raccolta dai presidenti di Regione che la sottoporranno ora al governo.
Nel frattempo in Abruzzo la curva epidemiologica continua ad essere a tre cifre: oggi si contano infatti 148 nuovi contagi e 2 morti (un 69 della provincia dell’Aquila e un 82enne di quella di Chieti), con 15 nuovi ricoveri, 2 dei quali in terapia intensiva. I ricoverati attualmente salgono quindi a 195: 182 in terapia non intensiva e 13 in terapia intensiva. Salgono invece a 2294 gli attualmente positivi (134 in più di ieri).

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