Piscina, all’asciutto fino a metà novembre

La piscina comunale dell’Incoronata a Sulmona non aprirà prima della metà di novembre: le previsioni dell’assessore Salvatore Zavarella, sia quelle che annunciavano per fine agosto la soluzione del problema, sia quelle che indicavano la fine dei lavori entro settembre, sono infatti annegate in vasca.
I lavori di adeguamento dell’impianto antincendio, 75mila euro che si aggiungono agli oltre 25mila già spesi per accatastamenti e interventi minori, non sono infatti ancora conclusi e registrano un ritardo di un mese sulle previsioni: il cantiere sarà restituito il 2 novembre e solo allora si potrà procedere alla firma del contratto con la Roma Nuoto, società che ha vinto la gara d’appalto ponte ormai un anno fa. Praticamente la data di ingresso dei nuovi gestori coincide quasi con quella che avrebbe dovuto essere l’affidamento di una gestione decennale.


Ad incidere è stato solo parzialmente il lockdown, perché la gran parte degli ostacoli sono dipesi dall’approssimazione con cui è stata bandita la gara d’appalto, con il Comune che in pratica ha messo a bando un impianto che non era a norma, né munito delle autorizzazioni basilari. Fortunatamente i nuovi gestori non hanno voluto infierire, perché altrimenti si sarebbe potuta aprire un’altra causa risarcitoria per palazzo San Francesco.
Nessuno, invece, potrà risarcire le centinaia di atleti, appassionati e semplici fruitori, dell’impianto natatorio che, nei fatti, da mesi non hanno più un trampolino dal quale saltare. Molti si sono già orientati per piscine alternative (in particolare quella di Popoli), altri (tra cui diversi con problemi di disabilità) attendono che l’Incoronata torni ad aprire i battenti.
Sempre che nel frattempo non arrivi un altro lockdown o un divieto specifico per le piscine.

1 Commento su "Piscina, all’asciutto fino a metà novembre"

  1. Che fine….

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