Refezione scolastica, pasto servito alle tre del pomeriggio

Alcuni ragazzi hanno pranzato dopo che i loro compagni autorizzati ad uscire erano già rientrati: a tavola alle tre del pomeriggio, insomma, tre ore circa dopo l’orario previsto, con cibo freddo e il riso allo zafferano “diventato una palla e immangiabile” hanno detto alcuni studenti. Un avvio non proprio esaltante quello della mensa scolastica ieri per alcune scuole di Sulmona e in particolare per quelli della “periferia” del nucleo industriale, ovvero le sei classi della scuola primaria Lombardo-Radice che hanno dovuto attendere il pomeriggio inoltrato per mettere qualcosa tra i denti.
Sarà stato il primo giorno e la novità della nuova sede, certo, ma il disagio per i bambini è stato notevole. E le lamentele non sono mancate tra i genitori.


Nella speranza che pasta al sugo e polpette oggi vengano servite almeno in un orario decente, intanto, il problema logistico nella scuola rimediata nel capannone industriale di contrada San Nicola continua e si aggrava. “Camion e tir che scorrazzano agli ingressi della scuola durante le ore di entrata e uscita – raccontano i genitori – continuano non solo a mettere in pericolo noi e i nostri figli, ma da due giorni, ieri e oggi, non si sono visti neanche più gli agenti di polizia municipale che prima almeno, seppur in ritardo, venivano per consentire gli ingressi del secondo turno”.
Il problema segnalato dalla dirigente Gabriella Di Mascio sin dal primo giorno di scuola non trova ancora soluzione, nonostante un’ipotesi alternativa sia stata data dagli stessi genitori che avevano chiesto per l’ora di ingresso e uscita dei ragazzi di deviare il traffico pesante sulla parallela di via Roberto Cicerone.
Vox clamantis in deserto, senza neanche lo stomaco pieno.

4 Commenti su "Refezione scolastica, pasto servito alle tre del pomeriggio"

  1. Ma quindi è stato modificato il prg ed il regolamento dell’arap per poter mettere una scuola in zona industriale?

  2. Meno male che abbiamo un sindaco i citta’.

  3. Cristina

  4. L’infelicità dell’ubicazione della scuola è il punto. Il camion che passa in quella zona sta facendo solo il suo lavoro!

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