Omissione d’atti d’ufficio, assolti Ciampaglia e La Civita

Sono stati definitivamente assolti dalla accuse che erano state loro mosse, nonostante l’opposizione all’archiviazione fatta da colui che aveva presentato la denuncia: il sindaco di Rivisondoli Roberto Ciampaglia e il tecnico Luigi La Civita, sono stati scagionati dal gip del tribunale di Sulmona Marta Sarnelli dalle accuse di omissione d’atti d’ufficio in relazione al presunto diniego di accesso agli atti che il querelante aveva fatto per ottenere le carte dell’area parcheggio ad uso degli impianti scioviari di Monte Pratello.

La Civita e Ciampaglia avevano risposto verbalmente che non esisteva documentazione successiva al 1984, circostanza obiettata dalla persona che aveva fatto accesso agli atti.

Il fatto non sussiste, hanno chiarito i giudici, “trattandosi di reiterazione di esposto per i medesimi fatti, archiviato con decreto”.

“Non può rispondere del reato di omissione d’atti d’ufficio – scrive la Sarnelli – il pubblico ufficiale che abbia denegato l’accesso agli atti o la produzione di un determinato documento specificando le ragioni del diniego posto che solo l’eventuale assoluta omissione di una qualsiasi risposta all’istanza presentata dal privato può, al più, determinare l’integrazione della fattispecie di reato de quo”. Quegli atti, in altre parole, non avrebbero portato ad evidenziare violazioni di legge, perché per quei fatti entrambi gli indagati erano stati già assolti.

Commenta per primo! "Omissione d’atti d’ufficio, assolti Ciampaglia e La Civita"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*