La procura della Repubblica di Sulmona ha chiesto il rinvio a giudizio per l’amministratore unico di Cogesa Vincenzo Margiotta per i reati di falsa comunicazione in bilancio e peculato, indagine avviata da tempo e di cui lo stesso Margiotta, su domanda esplicita in conferenza stampa da noi avanzata, ne aveva negato l’esistenza. Così come aveva fatto d’altronde per il decreto ingiuntivo che poi era stato invece confermato in consiglio comunale dall’ex assessore alle Partecipate del Comune di Sulmona Stefano Mariani.
I fatti su cui i magistrati vogliono portare Margiotta a processo sono quelli da una parte dei rimborsi spesa (peculato) e dall’altra della svalutazione dei crediti di Daneco (false comunicazioni in bilancio) che erano stati nel 2019 al centro del bilancio consuntivo del 2018, quando cioè Margiotta annunciò trionfalmente un utile di 320mila euro senza tenere in debito conto (è proprio il caso di dirlo) la svalutazione di Daneco, società che era finita in concordato preventivo e che, per questo, aveva visto svalutare i suoi debiti dell’85%.
Il Cogesa che avanzava un credito di 1,343 milioni di euro (a fronte di un debito di 786mila euro), insomma, aveva portato come utile in bilancio 557mila euro, senza cioè svalutare quel credito come avrebbe dovuto e che valeva cioè 83mila euro. Fatto che venne segnalato dalla società di revisione e anche dal sindaco di Campo di Giove Giovannino Di Mascio. Tant’è che dopo due giorni dall’approvazione del bilancio, lo stesso Margiotta aveva inviato ai sindaci-soci un correttivo sui conti, spalmando di fatto la somma sull’anno successivo.
Il peculato invece sarebbe relativo ai rimborsi spesa da lui presi per circa 24mila euro a fronte di 44mila chilometri presuntivamente percorsi con l’auto personale per spostamenti di servizio.
L’amministratore unico, che proprio oggi dovrebbe depositare con mesi di ritardo l’atteso bilancio consuntivo 2019, preferisce non commentare la notizia.
vecchio hai proprio ragione.
purtroppo ci si vende per una pasta e lenticchie
Che la giustizia faccia il suo corso senza se e senza ma…..questo è l’ennesimo caso di quella politica che il burrattinaio …di cui sappiamo nome e cognome muove i suoi burrattini….. l’assurdo e che i burrattini si fanno muovere.
44mila chilometri percorsi con Auto Personale..ma l’avrebbe raccolta Lui la Differenziata?
Da Dottore Commercialista, Revisore legale dei conti e lettore quotidiano del Germe, vorrei dare un consiglio: sarebbe meglio chiedere ad un collega di rivedere l’articolo ed in generale quelli che parlano di bilancio. Vi assicuro che è pieno di inesattezze. Nel caso sono disponibile. Saluti