Miasmi in discarica, il comitato: “Un anno di promesse non mantenute”

Un anno dall’incontro e nove mesi dalla delibera di consiglio comunale di solenni impegni: una lunga gestazione che non ha portato a nulla, perché “ad oggi – scrive il comitato Morrone Sulmona Valle Peligna, quello dei residenti delle frazioni per intendersi – nulla è cambiato, i problemi continuano ad esistere e soprattutto riceviamo segnalazioni di malessere fisico da parte di cittadini che continuano ad inalare odori nauseabondi il cui contenuto è ancora a noi sconosciuto”.
Lo ha messo nero su bianco il comitato, inviando una lettera aperta all’amministrazione comunale, ai carabinieri e alla Asl, ricordando, puntualmente, tutti gli impegni presi dalla politica all’indomani della protesta da cui scaturì anche un esposto alla procura su cui è in corso un’indagine da parte del Noe.
Il comitato ricorda come quella delibera approvata da tutta l’assise si impegnava ad utilizzare le somme proventi dal ristoro ambientale per studi e analisi del territorio circostante la discarica e per il miglioramento della viabilità e della vivibilità della zona. Una cifra che il Comune si era impegnato a quantificare per tutto il periodo 2013/2019 e che verosimilmente dovrebbe servire anche alla bonifica della discarica ex Pastorino, dichiarata dalla Regione sito pericoloso.
Ma soprattutto che si sarebbe posto rimedio a quegli odori nauseabondi che tornano ogni estate a Noce Mattei e non solo a Noce Mattei, e che continuano, a detta dei residenti, ad appestare l’aria che respirano. “Cosa stiamo respirando oltre l’odore nauseabondo?” chiede il comitato.

3 Commenti su "Miasmi in discarica, il comitato: “Un anno di promesse non mantenute”"

  1. Il noe ha sequestrato solo il centro di raccolta per mancate autorizzazioni urbanistiche chiamate Asl e arta!!!

  2. Il centro di raccolta è ancora sotto sequestro? Chiedo per mio zio dall’Australia

  3. GENNARO hai colto proprio il vero problema, era una discarica autorizzata per pochi comuni e con dei limiti di ingresso in discarica; ora è la discarica di tutta la Regione e con la tanto attesa ‘autorizzazione di trasformazione di organico in CSS potrebbero aumentare i volumi di trattamento dicendo che il CSS è un materiale primo secondario riutilizzabile (ma in realtà non lo usa nessuno e non può esser riutilizzato) e quindi aumentando di fatto lo stoccaggio autorizzato cambiando solo il nome allo stoccato, non capisco come mai nessuno dei controllori stia esaminando a fondo questa storia mista tra politica, imprenditoria spiccia e professionisti che vivono di speculazioni. inoltre se vi capita di uscire alle 4 del mattino vedrete dei tir proveniente da fuori zona che portano organico con puzza nauseabonda (perché già in macerazione e quindi con volume inferiore e quindi con ottimizzazione di costo di traporto). è normale tutto questo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*