Usano una metafora efficace, se non altro per il gran caldo di questi giorni, per spiegare tutto il loro disappunto per la Fiera dell’Assunta nei giorni di Ferragosto: “E’ come se dopo una grande siccità arrivasse la pioggia e qualcuno mettesse dei teloni sul campo per deviare l’acqua”. L’acqua sono il fiume di turisti, in questo caso, quelli dal portafogli forte, “che a Ferragosto ci sono sempre stati – spiega Rita Perrotta, esercente del centro storico – e che quest’anno hanno riversato i loro soldi nelle casse degli ambulanti, anziché in quelli dei commercianti fissi”. La rabbia è palpabile e si conta dagli scontrini di fine giornata: “Un quarto di quanto fatto lo scorso anno” aggiunge Perrotta.
Sono andati male persino i rivenditori di confetti, quelli che hanno il termometro del turista-cliente mordi e fuggi: “Le fiere e le bancarelle distraggono dagli acquisti più ponderati – dicono – senza contare che nascondono i monumenti della città d’arte, che poi è il vero motivo della presenza dei turisti a Sulmona”.
“Una volta quando fu ideata – racconta Franco Ruggieri della Cna – la Fiera era organizzata per valorizzare Sulmona nei periodi di stanca e non il contrario, cioè sfruttare il turismo della città per fare cassa”.
La polemica non riguarda però solo la scelta del giorno, ma anche le modalità di affidamento dell’organizzazione: “Non c’è stata concertazione con le associazioni di categoria – continua Ruggieri – ci siamo ritrovati la Fiera montata da un giorno all’altro senza saperne niente, tanto che non è inserita neanche nel cartellone delle manifestazioni estive come avveniva negli anni scorsi. Sono mesi e anni che chiediamo di rivedere il regolamento delle Fiere e dei mercati – aggiunge – ma si continua a rinviare di mese in mese, senza riuscire a metterci mano, salvo poi far organizzare eventi estemporaneamente che ci mettono in forte difficoltà”.
E poi gli appunti organizzativi: “Non si può chiudere viale Roosvelt, l’unico accesso per gli automobilisti che vengono da fuori – lamenta Ruggieri – senza tra l’altro dare alcuna indicazione su dove parcheggiare in alternativa. Come accaduto per l’area camper, insomma, Sulmona si è fatta trovare del tutto impreparata”.
La Cna si è detta pronta a promuovere un incontro con tutte le associazioni di categoria per risolvere la questione e, soprattutto, avere un confronto con il Comune: “E’ da marzo che aspettiamo una convocazione”.
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