Il primo tentativo di conciliazione ieri è fallito, un po’ perché mancava il legale rappresentante del Consorzio (sostituito da un delegato), molto perché la proposta avanzata da Terra Viva è di quelle che difficilmente si possono conciliare.
Il Consorzio, di cui è socia – tramite la sua azienda – anche l’assessora comunale Manuela Cozzi, ha infatti proposto il pagamento di 10mila euro a fronte degli oltre 62mila euro richiesti dal decreto ingiuntivo fatto dal Comune di Sulmona, dal quale sono stati già decurtati 12mila euro di danni per un’infiltrazione d’acqua e i 5mila euro versati nel marzo dello scorso anno dal Consorzio, unico pagamento fatto in oltre sette anni di affitto della struttura di via Federico II.
Se non altro il debito di Terra Viva non è destinato ad aumentare, visto che a giugno i produttori a chilometro zero hanno lasciato l’immobile comunale per trasferirsi in uno privato in via Cornacchiola.
Resta il contenzioso economico, che non è di poco conto e che presenta diverse “eccezioni” avanzate da Terra Viva. Oltre ai danni per le infiltrazioni, che il Consorzio ritiene più consistenti, ci sono poi i mancati incassi, ma anche i mancati costi, relativi alla non attivazione del bagno pubblico che avrebbero dovuto gestire come da convenzione sottoscritta nel 2013.
Il Consorzio Terra Viva, però, anche e soprattutto non ha mai presentato la polizza fideiussoria che era obbligatoria e che in questo caso avrebbe fatto recuperare al Comune quello che non aveva incassato. Anche per questo la vicenda, che è stata d’altronde oggetto di segnalazione e censura da parte della Corte dei Conti, difficilmente potrà risolversi con un accordo a così buon mercato: meno di un sesto di quanto dovuto.
Le parti torneranno ad incontrarsi il 28 settembre per un altro (in verità il primo ufficiale) tentativo di conciliazione che pure era stato escluso dalla delibera comunale con cui si erano avviate le procedure di sfratto. L’accordo dovrà essere eventualmente pattuito prima del 2 dicembre, quando cioè è fissata la causa in tribunale. Lì sarà il diritto a decidere e non una stretta di mano.
A noi cittadini se non paghiamo un tributo il Comune ci applica la mora sulla mora….e gli interessi degli interessi ecc…per questo caso propongo al Comune di rimborsare alla Cozzi i danni subiti dopo aver anche calcolato le more sulle more….e gli interessi sugli interessi..
raschia barile….molti sfruttano l’immagine agricola ma sono peggio del peggio.
Ma chi è il responsabile che in mancanza di polizza fideiussoria a garanzia pigioni ha sottoscritto il contratto di locazione? Chiedete a lui il saldo con i dovuti interessi di mora.