L’assist

Al di là di come la si pensi, sulla tipologia di turismo e sul ritorno effettivo dell’operazione, la firma ieri a Napoli del contratto tra la Regione Abruzzo e il Napoli calcio, è un investimento consistente che la Regione ha fatto sulle aree interne e in particolare sull’Alto Sangro. Un investimento che va oltre il cospicuo accordo economico che prevede l’esborso da parte della Regione di 6 milioni di euro nei prossimi sei anni. Un milione a stagione per avere ospiti a Castel di Sangro i biancazzurri nei loro ritiri per un minimo di 12 ad un massimo di 35 giorni l’anno, i cambio di banner, cartelloni, spot, eventi, partite (tra cui un’amichevole internazionale – si è parlato del Barcellona o del Liverpool), incontri con la squadra (in altre parole visibilità) e 80 biglietti di ingresso al San Paolo (che non è chiaro chi ne dovrebbe godere).


Un goal segnato oltre che dalla “campagna acquisti”, anche e soprattutto da una squadra, quella degli amministratori dell’Alto Sangro, che si è fatta trovare preparata e consapevole della propria vocazione.
Lo aveva già detto il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina nell’intervista che rilasciò al primo annuario del Germe (2018): “Castel di Sagro ha investito molto nella cittadella sportiva e questo è un settore che non conosce crisi”.
E il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ne è stato travolto: “Mai mi sarei aspettato tanto: tre campi in erba regolamentari, uno perfettamente illuminato e da settemila posti, un palasport, alberghi all’altezza, tutto a distanza pedonale, in un contesto dove si può fare surf, andare in bici, giocare su venticinque campi da tennis e dove c’è una grande tradizione culinaria”. Il patron ha citato ovviamente Nico Romito, ma anche Paolino a Pescocostanzo e Marsilio ha aggiunto l’Accademia di cucina.


Ma tra i diversi palleggi, l’assist più bello, quello da dove è partita l’azione del gol, lo ha raccontato lo stesso De Laurentiis: “Cercavo un’alternativa per il ritiro e ho chiamato il sindaco di Roccaraso dove abbiamo fatto ritiri della nostra giovanile – ha detto – è stato lui a consigliarmi di farmi un giro a Castel di Sangro”. Un aneddoto che la dice lunga sulla capacità degli amministratori dell’Alto Sangro di remare nella stessa direzione e avendo ben presene la meta.
E d’altronde i numeri annunciati ieri in conferenza stampa sono enormi: “L’operazione interesserà un milione di tifosi – ha detto De Laurentiis – che per la prima volta avranno l’opportunità anche solo in giornata di seguire la squadra”. Un flusso pari alla quantità complessiva del turismo abruzzese in un anno (di quelli migliori) che se anche dovesse avverarsi per la metà, sarebbe una grande occasione. Perché per sei anni più sei (questo prevede il contratto) l’estate di Castel di Sangro sarà biancazzurra e all’estate potrebbe facilmente legarsi la fidelizzazione per l’inverno e non solo. Il Napoli prevede di organizzare qui, ad esempio, anche i campi delle scuole di calcio estive e proporrà pacchetti turistici ad hoc.


Ora la sfida devono raccoglierla i territori: gli operatori alberghieri innanzitutto che dovranno alzare la qualità dell’offerta; quelli della ristorazione che potranno promuovere un settore, quello dell’enogastronomia, che in Abruzzo ha tante potenzialità ancora sconosciute; quelli turistici che dovranno mostrare le tante risorse dei borghi, della natura, dell’arte e della storia che l’Abruzzo possiede, a partire dalla Valle Peligna, la più immediata discesa a valle. Nella speranza di non far trovare una Abbazia chiusa per sfilata.

7 Commenti su "L’assist"

  1. ma che centra l’abbazia chiusa per sfilata? prima parlate di assist e alla fine affondate la lama per logica politica? quando arriveranno un milione di tifoni partenopei con il panino per vedere la squadra, il turismo di élite che vorrà vedere gli eremi dell’Alto Sangro cosa farà? avete una cattiveria molto subdola e sempre mirata alla logica politica. Sono sicuro che a Voi che non piace nemmeno il calcio e andrete a tifare Napoli solo per un’intervista concessa…il livello giornalistico continua a scendere. altro che Assist.

    • Il fatto che lei Peppe non veda l’attinenza tra un’Abbazia che resta chiusa e i flussi turistici la dice lunga sulla cultura e la lungimiranza locale in materia. Ma tant’è! In quanto all’affondo politico di cui parla vorrei capire contro chi sarebbe stato fatto. L’analfabetismo funzionale, per cui non si capisce cosa ci sia scritto in un testo, è il vero problema, non i giornalisti

    • Cit. “Un milione di tifosi partenopei con il panino per vedere la squadra” è indicativo del grado di coscienza in cui siamo impantanati da tempo. Quanti luoghi comuni. Per fortuna ci sono altri che invece fanno quello che per noi è solo chiacchiera da panchina.

    • Mariotti gianni | 14 Luglio 2020 at 14:48 | Rispondi

      A pinzolo dove va Juve e Inter non si trovano alberghi disponibili da anni nel raggio di 100 km controlli con booking…

      • e secondo te prendono gli alberghi se in meno di un’ora stanno a Castel di Sangro?….con 1 milione di euro all’anno potevano rifare le strade dell’alto Sangro che fanno pietà….altro che 80 biglietti al San Paolo…siamo ridotti ad elemosinare il turismo.

  2. Sandro De Panfilis | 14 Luglio 2020 at 14:35 | Rispondi

    L’osservazione del primo “Peppe che passa” è la dimostrazione plastica della “cultura” in generale e non solo turistica dominante nelle nostre terre…..
    Analfabetismo funzionale, appunto.
    Ma vaglielo a fa capi’………

  3. Forza napoli sempre

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