La polizia municipale ha posto sotto sequestro un cantiere edile post-sisma che ieri avrebbe dovuto avviare i lavori di ristrutturazione. A far scattare i sigilli è stato l’abbattimento di una parte del muro di cinta del complesso che affaccia su via D’Eramo e in particolare della parte sovrastante un’architrave in ferro sopra ad una porta già aperta. Un’operazione necessaria alla ditta appaltatrice per poter far entrare nel cantiere la gru che serviva ai lavori, eseguita però senza le necessarie autorizzazioni della sovrintendenza e del Comune.
Per evitare di tenere in attesa il cantiere ancora per mesi, così, il progettista ha deciso di abbattere una parte del muro, “composto per lo più da materiale posticcio in cemento”, con l’intento, una volta finiti i lavori, di ripristinare lo stato dei luoghi. L’operazione, però, per quanto non comportasse l’intervento su materiale “pregiato”, andava autorizzata (essendo tutto il centro storico sottoposto a vincolo paesaggistico) e così da oggi il cantiere è stato sequestrato.
Il finanziamento, quasi un milione di euro, era arrivato dopo undici anni dal sisma: un edificio in pieno centro storico, parte dell’aggregato di Palazzo Mazara, contiguo a quello comunale e alla omonima casa di riposo. Una lunga attesa che ieri sembrava essere finita per la messa in sicurezza dello stabile, di proprietà privata, che avrebbe dovuto avviare i lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione.
I lavori, per il momento, restano fermi, in attesa della sanatoria che è stata già richiesta e, ovviamente, del dissequestro del cantiere.
Eh meno male che c’èra il progettista.
bene,quell’ingresso e’ una trave negli occhi di tutti,si cerca la pagliuzza….il progettista sicuramente e’ uno pratico,molto pratico,non si puo’ bloccare un cantieree e tutto quello che comporta (ripresa economica/lavoro)per un metro di muro che di pregiato storico artistico non ha nulla,e’ basta con al lupo al lupo,il signore che ha voluto (quali le ragioni,quali i benefici) il vincolo paesaggistico ha un nome e cognome,ed e’ ancora attivo…il nostro borgo tranne qualche palazzo di livelo, non ha nulla da “grande pregio paesaggistico” ‘la forzatura sicuramente per i ritorni particolari…per un cambio di infissi ci vuole l’autorizzazione,
quindi opere edilizie altrove…i risultati sono sotto gli occhi di tutti,si fa finta di niente,i “professionisti” delle bellezze urbanistiche paesaggistiche,architettoniche,
storiche,naturalistiche, che dicono? Risaputo il pensiero degli addetti,quindi e’ ora di tirare pedate bene assestate a tutti gli illusionisti,cialtroni,ciarlatani,amministratori del nulla,o no?