Il deputato Camillo D’Alessandro lo definisce un “incontro proficuo, che speriamo si concluderà con la sua adesione ad Italia Viva”, ma quello di ieri a Cansano è stato, nei fatti, l’ennesimo ingresso rimandato. La consigliera regionale dell’Udc Marianna Scoccia, ha chiesto e preso infatti tempo: la sua più che una travolgente passione per la politica di Matteo Renzi, è d’altronde un delicato gioco di equilibrio nel quale tenere sul filo un gruppo probabilmente più sbilanciato a destra (con cui in fondo si è presentata alle elezioni) che a sinistra.
La trattativa va avanti ormai da mesi e la Scoccia, stando ai patti, avrebbe dovuto entro una settimana dalla conferenza stampa (anche questa rinviata più volte) del divorzio da Marsilio (il secondo), annunciare la sua investitura nel partito di Renzi. Così non è stato e così, sembra, non sarà ancora per un po’. C’è chi parla di mesi, addirittura, perché i gerosolimiani, come di consueto, attendono di vedere dove spinge il vento per srotolare le vele.
C’è però il problema dell’equipaggio: quello appena salito e quello che già c’era a bordo. L’assunzione del coordinatore provinciale di Italia Viva, Paolo Romano (presente anche lui all’incontro) nel gruppo dell’Udc in Regione, ad esempio, è di quelle davvero imbarazzanti e d’altronde la Scoccia ha spiegato che non ha alcuna intenzione di passare al gruppo misto come passaggio intermedio (anche perché questo le farebbe perdere un bel po’ di soldi in dotazione). E insomma il coordinatore provinciale dei renziani, nei fatti, è al servizio di Cesa. C’è poi la ciurma scontenta: la base locale di Italia Viva, cioè, che non è certo entusiasta dell’ingresso dei gerosolimiani e anzi pronta in gran parte se non all’ammutinamento, almeno alla diserzione. A partire dai consiglieri comunali di Sulmona (Di Marzio, Perrotta e Pingue) che dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale avrebbero qualche evidente problema a sostenere la sindaca Casini e l’assessore Salvatore Zavarella, presente anche lui (nonostante si sia presentato a suo tempo in giunta come espressione di Di Masci e Fauci) insieme al presidente della Saca, Luigi Di Loreto, all’incontro di Cansano in rappresentanza dei gerosolimiani.
“Il percorso è avviato – commenta D’Alessandro -. Non abbiamo bisogno di mettere bandierine in consiglio regionale ma, al contrario, di realizzare un progetto Abruzzo con la nostra conoscenza, diffondendo idee e concretezze palmo a palmo del territorio; un progetto alternativo al distante ‘console’ romano che guida la nostra Regione, politica dalla quale la consigliera Scoccia in maniera chiara e netta si è discostata”. Con il paradosso che ora è Italia Viva a sperare nell’adesione della consigliera Udc.
Povera Sulmona
che palle , sempre a parlare delle stesse persone….state diventando noiosi….fate i primi piani ai lavoratori che è meglio.
libera di non leggere signora carol
Ci se ne aveva un Bisogno inenarrabile di Politici che battono palmo a palmo il Territorio con idee e concretezza. Attenzione agli incroci stradali, ma anche alle viuzze di campagna. Pensieri ed Azioni di questi Paladini degli Abruzzi se ne troveranno in ogni dove.