Riapertura delle scuole, a Sulmona è partita la corsa contro il tempo

I soldi li anticiperà il Comune di Sulmona, perché non ci sono i tempi tecnici per seguire le procedure della Asl e ripristinare lo stato dei luoghi nella sede dell’ex Croce Rossa, lì dove si trova ancora ad oggi il Centro di salute mentale e dove dal prossimo 11 settembre dovranno essere trasferiti gli studenti delle scuole elementari Lombardo Radice.
Il Comune ha chiesto infatti il 4 agosto scorso alla Asl di riconsegnare i locali e di adeguarli all’uso scolastico, così come erano prima quando nel capannone della zona Pip c’era il liceo classico: 39mila euro, secondo una prima stima, che serviranno per fare qualche tramezzatura e soprattutto gli impianti elettrici in una struttura che la Asl doveva utilizzare per sei mesi e che alla fine ha utilizzato per anni.
Lavori che dovranno essere fatti in pochi giorni, visto che la riconsegna dello spazio da parte della Asl è prevista il 21 agosto prossimo. Quindi in venti giorni il Comune dovrà eseguire le opere e la tinteggiatura, per permettere agli oltre 350 studenti della Radice di essere dietro i banchi per la prima campanella.
Tempi stretti anche per la sistemazione dei Musp: i container affittati dal Comune dovrebbero essere montati verso la fine di agosto. Oggi stesso i tecnici del Comune hanno fatto un sopralluogo nella piazza d’armi della caserma Cesare Battisti per avviare, probabilmente entro la settimana, le opere di urbanizzazione (luce, scarichi, ecc.) che dovranno essere pronte quando arriveranno i moduli prefabbricati. Anche qui circa 30mila euro che sono stati già oggetto di determina dirigenziale. Per quanto riguarda i 20mila mastelli parcheggiati sul piazzale, “sarà il Cogesa – ha assicurato l’assessore Mario Sinibaldi – ad occuparsi di spostarli”.
Delibere fatte ieri, infine, per l’avvio dei lavori sulla scuola di via Trento (61mila euro finanziati da un mutuo) e Bagnaturo (circa 15mila euro che rientrano nella manutenzione).
Un cronoprogramma serrato e che va assolutamente rispettato: il rischio è quello di farsi trovare impreparati alla “prima interrogazione”.