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L’emergenza Covid non è stato solo un periodo di privazioni, ma anche di opportunità perché, per far fronte all’impossibilità di incontrarsi, tante realtà hanno escogitato modi e maniere anche con un pizzico di estro creativo. Che certamente non poteva mancare ai “Disegnatori della domenica” ossia quel gruppetto che si riuniva, la domenica appunto, nella sede del Sulmonacinema per dar vita al laboratorio di disegno dal vero.
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Il decreto del marzo scorso aveva messo in standby anche questo piccolo e curioso cosmo che, però, si è rinnovato arrivando a sfiorare i 120 partecipanti rispetto agli iniziali quindici circa. Crisi a parte, grandi opportunità si sono aperte in una dimensione, quella dei social, in cui la comunità si fa community e lo scambio è a portata di clic e non più suonando il campanello di casa.
“Il laboratorio è nato due anni fa memore da un’esperienza che io e alcuni miei amici artisti avevamo già praticato a Bologna – spiega Marco Maiorano, promotore dell’iniziativa -. L’obiettivo era creare un’alternativa per gli appassionati di disegno che non potevano frequentare l’accademia, ma amavano comunque cimentarsi nel disegno dal vero e lavorare con modelli”. Inizialmente persone comuni, performer, artisti vari, ballerini, attori e via dicendo mettevano a disposizione la propria fisicità per far “allenare” le abilità degli aspiranti disegnatori.
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“A marzo 2020 abbiamo cercato di trovare una soluzione che assicurasse l’iniziativa. Dalla pagina Facebook, “I disegnatori della domenica-laboratorio di disegno”, è nato un gruppo privato che si è diffuso. Abbiamo sfruttato tutte le nostre amicizie. Questo ampliamento ci ha consentito di continuare a lavorare, di allargarci ad altre città, regioni, stati nonché l’opportunità di inserirci nel mondo dei laboratori online. Ad aprile abbiamo avviato sessioni con modelli professionisti. Nel tempo – prosegue Marco – mi sono reso conto che siamo tra i pochi laboratori italiani online a lavorare con il disegno dal vero”.
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E dalla passione è nata una piccola comunità che oggi coinvolge uomini e donne, più o meno maturi, di ogni estrazione sociale che in questo periodo di quarantena ha prodotto centinaia e centinaia di schizzi, disegni, esperienze di forte impatto come anche gli incontri di approfondimento online.
Ora si sta pensando alla fase 2 dell’emergenza e del laboratorio che potrebbe benissimo diventare un mix tra le due cose tornando a vedersi fisicamente in aula e connettersi sul web con chi è lontano. L’appello agli appassionati di disegno è che Dalverolab è aperto a tutti, sia fisicamente che virtualmente, gia da domenica prossima.
Simona Pace
Grazie mille per l’articolo che coglie bene lo spirito del laboratorio come luogo di incontro per i disegnatori, sia reale che, di questi tempi, anche virtuale. Stiamo mettendo a frutto gli aspetti positivi legati all’utilizzo delle tecnologie come la possibilità di superare i confini geografici e di avere, ad esempio, una modella a Londra e i disegnatori sparsi tra l’ Italia, l’Inghilterra, la Spagna e gli Stati Uniti.