Un drive-in a Igioland

Al cinema in auto come negli anni Cinquanta e Sessanta, come Danny e Sandy in Grease ad innamorarsi sotto le stelle davanti ad uno schermo: potrebbe essere questa una delle soluzioni anche in Valle Peligna per cercare di salvare almeno in parte la settima arte, rispettando il distanziamento sociale imposto dal Coronavirus. Se ne sta discutendo in diverse città d’Italia e del mondo, e Igino D’Andrea, gestore della multisala Igioland a Corfinio e del cinema Pacifico di Sulmona, è uno di quelli che non si è arreso. “Ci stiamo lavorando e tecnicamente sarebbe possibile e neanche troppo dispendioso – spiega – stiamo però valutando tutta una serie di ricadute economiche che l’operazione comporta, prima fra tutte la possibilità di poter continuare comunque ad usufruire della cassa integrazione in deroga che oggi coinvolge nelle nostre strutture sette famiglie. Ci stiamo confrontando anche con l’associazione di categoria e con la direzione generale del cinema per capire cosa fare, perché da parte nostra c’è l’intenzione di provarci, ma a condizione che questo non significhi perdere i benefici di legge previsti per l’emergenza sanitaria, perché i numeri dei drive-in sarebbero comunque ridotti”.


Lo spazio è già pronto: cinquemila metri quadrati che si trovano nel retro dell’edificio Igioland a Corfinio. Lo schermo verrebbe “disegnato” sua una delle pareti della sala 1, mentre con un investimento relativamente alto si provvederà ad acquistare casse con collegamento wifi da consegnare ad ogni auto e un ripetitore del segnale audio da installare sul piazzale. I calcoli precisi delle piazzole sono ancora da fare, ma D’Andrea prevede che potrebbero essere comodamente “parcheggiate in sala” almeno un’ottantina di auto, nelle quali potrebbero prendere comodamente posto centosessanta persone (due per ogni auto per garantire una buona visuale).


“Ci sono ovviamente diverse difficoltà da superare – continua Igino D’Andrea – a partire dalla sostanziale mancanza di nuovi prodotti, essendosi fermate le distribuzioni e le produzioni cinematografiche. Per cui dovremmo proiettare film vecchi o comunque già passati nelle sale, anche se non è escluso che se i drive-in dovessero diffondersi capillarmente in tutta Italia, qualcuno ricominci a sfornare film nuovi. E poi il numero degli spettacoli sarà limitato, probabilmente ad una sola proiezione al giorno, perché bisognerà attendere il tramonto per poter accendere lo schermo. Noi però vogliamo provarci e già a giugno potremmo partire con la prima serata”.
Un salto nel passato che ha il suo fascino e che chissà potrebbe anche riservare piacevoli sorprese negli incassi.

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