Uno, di fuori regione, ha già lasciato la clinica con mezzi propri in base ad un accordo specifico con le autorità sanitarie, gli altri quattordici, dichiarati “dimissibili” perché per due volte risultati negativi al tampone, lasceranno la clinica nelle prossime ore, trasportati però da ambulanze del 118 e con l’obbligo di rispettare una procedura di precauzione che prevede, tra le altre cose, due settimane di isolamento domiciliare. Di fatto la clinica San Raffaele va verso lo svuotamento dei pazienti no Covid, per essere trasformata, quando e se arriverà il placet della Regione, in centro Covid.
La società, come anticipato dal Germe, ha infatti dato la sua disponibilità ad aderire alla proposta sancita dall’ordinanza di Marsilio e per questo è pronta ad allestire la struttura all’occorrenza.
Nel frattempo, però, anche diversi pazienti Covid sono in via di trasferimento, verosimilmente quelli che presentano situazione sintomatiche più critiche. Dai 17 dell’altro giorno, si arriverà oggi ad ospitare nella struttura solo 11 pazienti, tutti Covid che, se l’accordo con la Regione dovesse concludersi, potrebbero restare in clinica fino alla negativizzazione.
Nella giornata di oggi, nella quale si registrano altri due positivi al Coronavirus in città (al momento non è chiaro a quale focolaio d’infezione riferibili), è stata sbloccata anche la convenzione con l’Hotel Sagittario di Bugnara per ospitare il personale sanitario più esposto. La firma è arrivata questa mattina, dopo la denuncia fatta sulla stampa, e dovrebbe rendere operativa la struttura già a partire da domani.
Più complessa, invece, è la soluzione per gli spazi di Villa Gioia, dove la Asl dovrà occuparsi anche della gestione sanitaria dei pazienti post-Covi, quelli cioè che usciti dagli ospedali dovranno negativizzare il virus.
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