Continuare a seguire le regole, restare a casa, non vanificare il sacrificio fatto fino ad ora. Lo ha chiamato “flagello” Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, durante la conferenza stampa di oggi, in diretta su Facebook.
Con evidenti difficoltà nel mantenere su la mascherina, Marsilio ha firmato un nuovo decreto riperimetrando la zona rossa di Elice e della Valfino ampliandola alla parte vestina con l’inclusioni di Civitella Casanova, Farindola, Montebello di Bertona, Penne e Picciano. Marsilio, inoltre, ha annunciato di aver presentato richiesta per attivare un ospedale da campo, di circa 50 posti, nel polo logistico di proprietà della Croce Rossa e della protezione civile nell’interporto di Avezzano. In questo senso bisogna capire, in particolar modo, la disponibilità di personale sanitario per il quale sono stati pubblicati bandi per il reclutamento sia in Italia che all’estero.
“Tenere duro, perché forse qualche risultato positivo si può ottenerlo” ha sottolineato il presidente. Se oggi si è verificato il più alto aumento di contagi, 124 in più, questo è spiegato con il fatto che ieri il laboratorio di Pescara ha rallentato le analisi. La media dei contagi è, al momento, di 75 al giorno. E’ stato analizzato che il raddoppio dei casi avviene ogni 3.3 giorni, mentre gli ospedalizzati ogni 3.8. “Una sorta di assestamento – ha spiegato – che, nella speranza di tutti, può essere l’inizio di una regressione”. Solo una speranza. “L’Abruzzo sta conoscendo un dato inferiore rispetto alle altre regioni – ha sottolineato ancora -, questo non deve farci sentire tranquilli e rilassati”.
I primi passi, ora, consistono nell’incrementare la capacità di lavoro dei laboratori di Pescara e Chieti e nel reperire materiale di protezione soprattutto per il personale sanitario e per le forze dell’ordine. A riguardo un quantitativo importante è in arrivo da Mosca, e in serata dovrebbe arrivare a Milano Malpensa dove ad attenderlo ci sarà una vigilanza armata a fare da scorta fino in Abruzzo. Dopodiché il materiale sarà distribuito nelle farmacie, negli ospedali e nelle Asl. E’ previsto, poi, l’arrivo di un macchinario dagli Usa che permette di fare migliaia di tamponi la settimana con una diagnosi efficace. Ciò permetterebbe di allargare il cerchio delle categorie da porre sotto tampone.
Presso l’ospedale di Pescara, inoltre, è in sperimentazione il medicinale tocilizumab che pare bloccare il progresso dell’infiammazione sui polmoni frenando, quindi, il suo potenziale mortale. Una tesi che uno studio dell’università dell’Aquila sembra avvalorare.
Nota dolente del presidente sulla promessa del Governo di una fornitura di ventilatori, degli oltre 700 distribuiti in Italia, in Abruzzo non ne è arrivato, l’invio dei 3 o 4, rispetto ai 130 richiesti, sono efficaci per terapie sub-intensive.
Nel frattempo sono 10mila i volontari in azione, 45 strutture di supporto ai presidi ospedalieri, 300mila mascherine distribuite, 9milioni di euro spesi in tutto al momento. A fare il bilancio è Silvio Liberatore, direttore della protezione civile Abruzzo. Ma per rafforzare l’intero apparato sono stati chiesti 31milioni di euro.
Simona Pace
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