Covid, primo lutto a Castel di Sangro

E’ una notizia che ha lasciato sbigottita l’intera comunità di Castel di Sangro, gli ex colleghi di lavoro e nel profondo dolore tutta la famiglia: la moglie, i due figli e i tre nipoti che fino alla fine hanno sperato nella possibilità di superare la malattia.
Questa mattina, però, è morto all’ospedale dell’Aquila, dove era ricoverato da un paio di settimane, Aldo Tesone, sessantanovenne di Castel di Sangro, funzionario di banca in pensione, primo caso positivo al Coronavirus del centro sangrino.
L’uomo era risultato positivo al Covid 19 l’11 marzo scorso e le sue condizioni di salute erano apparse subito gravi, tant’è che era stato ricoverato in terapia intensiva.
Questa mattina il suo cuore ha smesso di battere a causa della polmonite scaturita dall’infezione.


Insieme a lui è rimasto contagiato, per avere con la vittima condiviso un viaggio in auto, anche un suo ex collega, cinquantanovenne sempre di Castel di Sangro, attualmente ricoverato in isolamento all’Aquila, ma in buone condizioni di salute. Sullo stesso “focolaio”, quello cioè legato alla banca di Pescasseroli ci sono ora altri due casi sospetti: il direttore della banca (che era stato posto in isolamento) e un cliente, entrambi in attesa del responso del tampone eseguito ieri.
Di Castel di Sangro, inoltre, è anche il cinquantatreenne ricoverato a terapia intensiva di Sulmona, positivo al Covid e le cui condizioni, seppur in miglioramento, risultano comunque gravi.
“Quella di stamattina è una brutta notizia, che ci addolora profondamente – commenta il sindaco Angelo Caruso – alla famiglia di Aldo va tutto il nostro cordoglio e vicinanza. In questo momento dobbiamo rimanere vicini ma a distanza, la nostra comunità è stata colpita da questo virus, dobbiamo fare tutti il possibile perché il contagio non si diffonda”.

16 Commenti su "Covid, primo lutto a Castel di Sangro"

  1. Chiedo scusa,ma per correttezza si dovrebbe ricordare a questo giornale, in casi così delicati” di usare almeno la forma letteraria dubitativa per definire questo decesso poiché, questo nostro compaesano che se ne è andato ,merita rispetto che anche gli garantisce la norma giuridica. Nel senso che soltanto dalla autopsia od altri esami scientifici opportunamente e nei tempi debiti eseguiti da medici autorizzati ,alla sola successiva emissione del relativo referto, si può ufficialmente dichiarare quali siano state le cause intervenute a causare la morte di una persona. È almeno indelicato in questi frangenti far trapelare una sola (anche congrua) supposizione per una certezza ufficiale.

    • Pur nel dubbio della causa di morte e con le condoglianze estese a famigliari e parentela tutta, l’unica limitazione da attuare era il non pubblicare il nome.
      Va comunque l’encomio a questa testata giornalistica per il fine informativo che svolge egregiamente.

    • gentile Frank, “l’uomo, secondo fonti sanitarie, è deceduto per la grave polmonite causata dal virus anche se aveva altri problemi di salute” (Ansa delle ore 14,17).

      • Appunto Grizzly siamo d’accordo. Il giornalista ha omesso in questo articolo gli altri gravi problemi di salute privilegiando in via esclusiva il covid19 perché è più spaventoso nuovo e sconosciuto.E’ facile capire come qualche algoritmo sta operando da remoto con calcoli e profilazioni matematici propabilmente non prodotti in Italia.Difatti è una costante che la protezione civile fornisca avvisi di un numero altissimo di morti per Coronavirus però le cifre dei decessi complessivi in Italia non sono dissimili dagli stessi mesi degli anni scorsi.Cioe’ i morti sono gli stessi però l’ anno scorso i vecchietti morivano meno spaventosamente di più comuni naturali e meno mediatiche malattie. Non si deve sottovalutare,in caso si tratti di esperimenti sociali, che i giornalisti siano perfettamente profilati nelle possibilità della mente,e come automi scrivono in una direzione, relativamente agli scenari che gli vengono preventivamemte creati da chi lo sa.

        • Per essere più comprensibile, anche se ne negano l’esistenza, possono esistere super computers ipergalattici che fanno milioni di miliardi di calcoli al secondo, quindi di un solo qualsiasi giornalista come con stessa agilità bdi tutti i giornalisti del mondo,possono calcolare tutto quello che hanno scritto in tutte le situazioni quindi sanno quello che scriverà domani di una qualsiasi questione,e se sanno che tutti i giornalisti del mondo scriveranno anche con sincerita’ della gravità dello scenario coronavirus, ti presentano il Coronavirus anche se non esiste in quanto tale.

  2. Modesto medicus | 22 Marzo 2020 at 13:36 | Rispondi

    Il mio mai dimenticato maestro diceva sempre: “Post hoc, ergo propter hoc”…. (locuzione latina che alla lettera significa dopo di questo, quindi a causa di questo) è un sofisma che consiste nel prendere per causa quello che è un antecedente temporale, ovvero si pretende che se un avvenimento è seguito da un altro, allora il primo deve essere la causa del secondo

    • Modesto, senza scherzare con queste cose,non è felice questa sicura attribuzione delle cause della morte al covid19 perché questa persona pativa altre complesse problematiche, quindi il covid è una libera interpretazione del giornalista notevolmente ampia se non ha documentazione in mano firmata dalla (seppur non affidabile) autorità sanitaria..Ed in questi tristi eventi che richiedono anche discrezione,una forma condizionale risuonerebbe più appropriata.

      • @modesto,la partita incriminata Atalanta-Valencia del 16 febbraio che avrebbe sparso il virus a Bergamo dalla Spagna ha fatto scoprire che un tifoso del Valencia già era morto per polmonite il 13 febbraio ed è stato riesumato per le analisi risultando positivo. Ciò significa che il covid19 era in Europa già a Gennaio e questo pone altri interrogativi in riguardo a zone dove a febbraio sono morte altre persone giovani per polmonite e magari fare approfondimenti per individuarne la effettiva origine e la porta d’ingresso in Europa.Percio’ supposizioni giornalistiche possono deflettere la corretta attenzione dei cittadini per preservarsi dalle reali insidie.

      • una libera interpretazione dei sanitari, un po’ come lei interpreta liberamente il giornalismo

  3. Modesto medicus | 22 Marzo 2020 at 17:50 | Rispondi

    Caro Frank, le ripeto che al momento del decesso di un paziente in ospedale, gli infermieri chiamano il medico per constatarne la mxrtx. Il medico dopo avere fatto la visita di rito, constatando l’assenza del polso carotideo, il riflesso corneale ed il murmure vescicolare(respiro polmonare) fa la diagnosi di mxrtx. Poi passa a riempire la scheda di morte e la scheda istat. Sulle quali vi è la scaletta: 1-causa iniziale 2-causa intermedia 3 causa terminale.
    Ecco ,se il paziente aveva una polmonite virale,che nel caso specifico ,è termine inesatto, in quanto trattasi dei due polmoni interessati ed in più aree. Con febbre alta, cuore tachicardico, assenza di ossigenazione e magari una emogasanalisi arteriosa con ph acido e pCO2 alta e pO2 bassa. Il medico cosa potrebbe scrivere sulle due schede?
    Ammettiamo che il pz. fosse di suo un bronco asmatico enfisematoso, di cosa sarebbe morto secondo lei Frank di covid-19 o di enfisema polmonare? Io avrei compilato le schede così: 1- causa iniziale, bronchite asmatica enfisematosa 2 -causa intermedia, infezione da Covid 19 con ipertemia e broncopolmonite bilaterale 3-causa terminale, insufficienza cardiorespiratoria grave. Lascio a lei Frank una sua libera interpretazione, ove si potrebbe capire che a provocare il decesso sia stata la bronchite asmatica enfisematosa. Per quanto mi riguarda è stata la broncopolmonite da Covid-19, come la si giri giri, per indorare la pillola e per illudere la gente che se non hanno patologie preesistenti in atto ,la Covid 19 è solo un piccolo screzio alla salute. Io ho visionato alcune tac della polmonite da covid-19 ed è da mettersi le mani ai capelli. Poi voglio chiarire una volta per tutte che la scheda di morte la compila il medico che ne constata il decesso o chiamato a constatarlo e che conosce la situazione del reparto o del suo assistito . L’autorità sanitaria si attiene a quello che è scritto sulle schede istat e fa la statistica, del paziente ne sa meno di un tubo. E’ il virus caro amico, che li manda al Creatore, in anticipo, rispetto alla patologia/e esistente.

    • Sig.Modesto, le persone con un quoziente intellettivo un po’più, diciamo sostenuto,dopo 5 minuti dal suo esordio sulla stampa hanno percepito che questo virus non è reale, e lo stesso percepiscono come facilmente ci credono quelli che “silenziosamente” hanno sempre percepito come persone con minor quoziente intellettivo. Stavamo riflettendo se fosse stato meglio usare in più discreto condizionale in un fenomeno ove i giornalisti, anche di gran quoziente, danno per certo e sinceramente l’effetto esiziale del coronavirus quando, per alcuni ,non esiste in natura con queste modalità remotamente riferite. E’ pericolosissimo in questi casi che gli operatori sanitari vengano dagli stessi cosiddetti “supercomputers” (definiamo così queste presente entità oscuramente remote) indotti ad uccidere i pazienti terminali in terapia intensiva (è successo decine di altre volte con casi giudiziari di infermiere pazze) per mantenere alte le statistiche e per conseguenti interiori lusinghe di importanza di guadagno di ambizioni varie ed altri appagamenti anche come metodo per uscire dalla emarginazione che effettivamente subiscono, il 90% almeno degli operatori in sanità, perciò sarebbe opportuno che i congiunti si imponessero per visitare i malati e gli mettessero ogni giorno il dito in bocca per controllare che sia umida, poiché se hanno il cavo orale arido e pietrificato significa che li stanno uccidendo con la supersomministrazione di ossigeno nella maschera per seccargli le vie respiratorie,, ed è una operazione che può riuscire facilmente se con il pretesto del virus i parenti non si possono avvicinare per il contagio.Saluti

      • ma che davero | 22 Marzo 2020 at 20:38 | Rispondi

        e niente neanche uno bravo potrebbe qualcosa per te, forse è meglio il Tso

        • In attesa del calendario settimanale, per domani lezione di anatomia e istologia umana, frequenza obbligatoria, crediti 20.
          🤧😷

  4. Modesto medicus | 22 Marzo 2020 at 20:22 | Rispondi

    ??????????????

  5. “Il travaglio degli stupidi è un fatto quotidiano”

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