La guerra delle ordinanze

La sua posizione ha scatenato una vera e propria rissa sui social e non solo, perché il comunicato con cui la consigliera comunale Elisabetta Bianchi annunciava di voler valutare il ricorso al Tar contro l’ordinanza adottata dai sindaci della Valle Peligna per arginare il contagio da Covid, è andata a toccare la pancia e la paura delle persone. Dove in molti chiedono e chiedevano misure più restrittive alla libera (e spesso incontrollata) circolazione dei cittadini.
Un’ordinanza che, dall’altra, ha trovato la contrarietà di altri che vedono nell’impossibilità ad uscire, anche solo per una passeggiata o una corsetta in solitaria nelle campagne, un’inutile e dannosa limitazione.


La Bianchi, che ha accettato di chiarire meglio la sua posizione in una video intervista al Germe (guarda nella sezione “de visu”), resta ferma nella sua posizione, nonostante, come lei stessa ha detto, questo le sia costato “passare al tritacarne”. Ne fa la Bianchi, che è donna di legge, anche e soprattutto una questione di diritto, perché, sostiene, l’ordinanza è più restrittiva di quella nazionale e non è suffragata da dati scientifici oltre ad essere contraddittoria ed esagerata, “perchè sarebbe bastato l’uso di droni”.


Nella giornata di ieri i sindaci che la hanno emanata si sono confrontati alla luce anche delle novità ministeriali (che hanno ristretto il campo di azione rispetto a prima), ma la maggioranza dei primi cittadini non sembra intenzionata a fare un passo indietro, lasciando inalterate le misure fino al 3 aprile prossimo.
A dargli man forte, in qualche modo, è lo stesso governatore d’Abruzzo Marco Marsilio che ieri sera ha annunciato, in accordo con il suo collega lombardo Attilio Fontana, “la chiusura di tutte le attività non strategiche e la limitazione degli orari e delle modalità di svolgimento delle attività consentite”, come d’altronde nella tarda nottata di ieri lo stesso presidente Giuseppe Conte ha annunciato di voler attuare.
La discordanza di posizioni tra le diverse istituzioni, non fa che finire di confondere la cittadinanza, ma anche le stesse forze dell’ordine che devono eseguire i controlli.
C’è chi, ad esempio, giudica prevalente la normativa nazionale perché, essendo concorrente, è sovraordinata alle ordinanze locali e chi, invece, tra le forze dell’ordine, si attiene alle indicazioni delle ordinanze comunali perché più restrittive e quindi in un certo senso più indirizzate al principio di cautela.

28 Commenti su "La guerra delle ordinanze"

  1. IL MIO MEDICO DI FAMIGLIA, COSI COME TUTTI I DOTTORI, DICONO DI NON USCIRE DI CASA ED È QUELLO CHE DOVREMMO FARE. Invito quelli che non ci vogliono credere a chiamare il proprio dottore per chiedergli cosa fare. Vi fidate del vostro medico, vero? Quando state male seguite le sue raccomandazioni, giusto? Siete mai stati in ospedale per una operazione? Vi siete fatti operare dal chirurgo o da “mio cuggino ha detto”? Se avete l’arroganza di saperne più dei dottori, voi che magari avete si e no un diploma di scuola superiore, allora siamo messi davvero male. Personalmente me ne frego di quello che dicono sti invasati di politici in cerca solo di visibilità. Anzi che la smettano e cerchino di fare in modo di avere una linea comune x salvaguardare quante più vite umane possibili! Se un esponente di destra dice “bianco” non è per forza necessario che quello di sinistra dica “nero” o viceversa, ca**0! O anche in politica sono tutti medici (magari pure virologi)?
    Ripeto: IL MIO MEDICO DI FAMIGLIA, COSÌ COME TUTTI I DOTTORI,RACCOMANDANO DI NON USCIRE DI CASA ED È QUELLO CHE DOVREMMO FARE.

    • Sottoscrivo dall’inizio alla fine!

    • …esattamente come lei dice “I medici fanno i medici” … mentre gli avvocati, esperti di diritto fanno il loro mestiere di interpretare in modo corretto se è più importante una legge del Parlamento, un dpcm o una ordinanza comunale. Giusto?

  2. Modesto medicus. | 22 Marzo 2020 at 09:41 | Rispondi

    NON MI PIACE RIPETERMI,MA VI VOGLIO FAR LEGGERE UN PEZZO DEL MIO POST DEL 22 FEBBRAIO C.A……..
    … Guardate la Cina, invece. Appena ha visto che l’epidemia di coronavirus si diffondeva ha isolato dal mondo l’epicentro da dove era partito il coronavirus, ha disenfettato città intere, ha costretto il popolo tutto ad indossare la mascherina, ha vietato assembramenti, ha costruito ospedali in appena dieci giorni…E tutti hanno ubbidito, senza fiatare. Provatevi a fare una cosa simile in Italia. Penso nella mia immaginazione che succederebbe questo: la Bonino griderebbe all’azione disumana, Zingaretti che dice una sola cosa “clima di odio e di razzismo” chi fa cose del genere va additato al pubblico ludibrio, Renzi che se la ridacchia, Salvini che viene vituperato ad ogni frase specie quando dice di bloccare porti ed aeroporti, Meloni crocefissa, le sardine in piazza a favore dei bimbi cinesi tornati dalla Cina, la Rackete che forza il blocco…., Franceschini a lanciare allarmi di fascio-nazismo, il papa ed i suoi accoliti a lanciare anatemi contro chi non accoglie…etc.etc. ” NON VI PARE CHE STIA SUCCEDENDO QUALCOSA DEL GENERE? Io penso di sì,ammesso che stiate seguendo gli avvenimenti. E Sulmona e dintorni non poteva essere da meno. Allora chi è il fesso? Chi è che ha capito da lunga pezza gli italiani? Questa la chiamano democrazia,invece è un grande casino. Il guaio è che il popolo si è adeguato a pennello. Chi si stupisce più vedendo la gente fumare proprio sotto al cartello dove c’è scritto “vietato fumare”? Il che la dice lunga.

  3. Come sempre gli eccessi al contrario un ora d’aria si da anche ai carcerati …. chissà perché??????io vivo in centro in casa ho tre bambini che stanno letteralmente esauriti dopo 15 gg di reclusione e quell oretta portati alle marane caricati come deportati,portati e scaricati in mezzo la montagna per prendere aria completamente soli…non ne vedo il problema.pero’poi nei supermercati spalla a spalla si …..le contraddizioni di noi italiani…..in moltissimi soffrono di malattie per le quali è richiesto di camminare….ma quelli possono morire ….o chiediamo di portare i malati di coronavirus all’ ospedale di Sulmona ….in ogni cosa ci vuole buon senso …..il mio di medico mi dice con il colesterolo cattivo un po’ alto …. cammina cammina cammina e io mi fido del mio medico ….molto !!!!e tutte questo numero esagerato di camminatori mai visto,forse per il rapporto spazi abitanti ….nelle tabaccherie e negozi alimentari e in tutte le attività rimaste aperte call center compreso, allora o si ha il coraggio di chiudere tutto ma tutto tutto oppure non siamo ridicoli .. dal ventisei si pagheranno le pensioni ma scommetto che li nessuno dirà niente perché i soldini di namma, papà nonna e nonno ci servono per campa….li il covid non attacca!!!!e i pensionati sono tutti giovanotti….

  4. Modesto medicus | 22 Marzo 2020 at 10:09 | Rispondi

    Iersera mi sono soffermato a seguire su Rai 2 il programma “Petrolio Files 2020”. C’erano illustri virologi tra i quali l’esponente dell’OMS e consigliere del ministro Speranza,il prof.Ricciardi. C’era anche il prof.Galli del Sacco di Milano ed il prof.Crisanti dal Veneto. Sono rimasto stupito quando il prof.Crisanti ha detto che le direttive dell’organizzazione mondiale della sanità, date quando è scoppiata l’epidemia in Cina in fatto di tampone nasofaringeo, sono risultate del tutto errate. L’oms infatti, all’inizio ha detto: “di fare il tampone ai sintomatici che presentavano anche contatto con persone affette dalla malattia”. Come dire il nulla,la sottovalutazione del fenomeno ad andamento ingravescente. Al che Ricciardi rispondeva che la cosa era scaturita dal fatto che si avevano scarse conoscenze del virus ed ora che si conosce si è agito subito(riferendoci all’Italia(tanto che si parla di modello Italia). Certo aggiungo io, si è agito quando l’incendio è dilagato come quello in Australia e di morti non c’entrano più nei cimiteri. Difatti io ho sempre criticato le misure negli aeroporti, atte a controllare solo la temperatura corporea. Ed i portatori sani e coloro che stanno incubando che disseminano virus a tutto spiano? Intanto il sindaco di Milano Sala si faceva riprendere dalla TV con indosso la maglietta con scritto #Milanononsiferma”,e Zingaretti andava bellamente a sbicchierettare sui navigli con il suo codazzo, a spritz e prosecco. Ed ora eccoci qua. RIPETO, CON COSTORO AL COMANDO, NON CI RESTA CHE CHIUDERCI IN CASA, A SETTE MANDATE. UNA VOLTA METTEVANO “LA VARRA”.

    • Modesto, lasciami innanzitutto scrivere che sono pressoché d’accordo con tutti i tuoi post, e soprattutto con tutte le conclusioni a cui arrivi. C’emma sta alla casa. Devo però anche osservare che i comportamenti erratici e inconsistenti che attribuisci a Zingaretti e Sala li hanno avuti tutti, compresi Salvino, Zaia e Fontana. Anzi, a distanza di due giorni dicevano che era tutta una farsa e che era assurdo chiudere tutto e, poi, che andava chiuso tutto! Così per settimane. Insomma, non ne farei una questione partitica, ma di classe politica per intero. E capisco anche Mariotti quando sbotta perché avere figli in casa, un’attività commerciale chiusa senza una prospettiva ragionevole di riapertura e vedere questa confusione mediatica e politica é da far tremare i polsi. Ma abbiamo dimostrato che non siamo abbastanza maturi da evitare misure coercitive. Io personalmente schiererei l’esercito perché, come scrive Vera, qua c’é in ballo la salute (e il diritto alla salute) dei più deboli prima, e di tutti poi. Fossimo stati in guerra, nessuno durante i bombardamenti si sarebbe lamentato di non poter uscire (anche se, ripeto, capisco il disagio enorme in alcune circostanze).

  5. Modesto medicus | 22 Marzo 2020 at 10:19 | Rispondi

    “..allora ho si ha il coraggio di chiudere tutto ma tutto tutto, oppure non siamo ridicoli”…Questa del suo post,opinabile in alcuni passaggi, io apprezzo sine conditione. Ha ragione da vendere. Però,rammenti che l’Italia è maestra nel prendere decisioni un po’ di qua ed un po’ di là ed anche di traverso. Parafrasando radio ciao. Comunque io consiglio di stare chiusi dentro casa, come hanno fatto i cinesi ,per liberarsi dal flagello.Visto che se ti piglia non ci sono farmaci curativi.

    • L’ Italia non prende decisioni perché non ha coraggio ….viste le frontiere chiuse …venti gg di chiusura totale ….esercito che ci porta i viveri a casa e si riparte ….qua invece di sto passo nemmeno a settembre riusciamo di casa…..senza togliere con dieci milioni di disoccupati in più!!!!!

  6. Modesto medicus | 22 Marzo 2020 at 10:23 | Rispondi

    ho invece di o campeggia come un cavolo a merenda. Chissà da dove è uscito? Eppure sul passaggio ho fatto copia ed incolla.

  7. Premesso che non vivo a Sulmona da tantissimi anni e che ormai sono più emiliana che abruzzese, non posso non avere a cuore ciò che avviene nella mia terra di origine nella quale ho lasciato i miei cari, genitori, zii, cugini e amici.
    Non parlo da tecnica perché non sono un medico ma vivo in una delle regioni che questa emergenza la stanno affrontando da ormai un mese in modo molto ravvicinato e serio. Abbiamo visto ridurre pian piano le nostre possibilità di movimento e il godimento dei diritti fondamentali, da quello all’istruzione dei nostri figli( senza lezioni da un mese) a dello del lavoro (in tanti hanno chiuso e lasciato i lavoratori a casa a sperare che presto si possa tornare al proprio posto con attività da svolgere e uno stipendio pieno da portare a casa), dal diritto di trovarsi con gli altri alla libertà di uscire di casa per una semplice passeggiata o per far tirare due calci ad un pallone ai bambini. Ma quello che più ci preoccupa è il diritto alla salute. In questo periodo il personale medico è concentrato sul covid 19 e già da tempo qui sono sospesi tutti gli altri interventi ambulatoriali e i medici di famiglia non visitano se non per situazioni gravi. In sostanza se hai bisogno per altri motivi spera nel tuo Dio e nella tua Buona Sorte!!
    Entro nella disputa sulle ordinanze più o meno restrittive solo per dire che a Sulmona, città popolata da un numero importante di soggetti nella fascia di età più a rischio per il covid 19, più le misure saranno restrittive più sarà ridotto il rischio di trovarsi dei contagiati tra la popolazione. E una volta arrivato il virus sarà difficile arginare i contagi se le persome non avranno acquisito consapevolezza della serietà della situazione a suon di restrizioni.
    In sintesi …. non mi preoccuperei di non vedere garantito il mio diritto all’ora d’aria per 15/20 giorni quando potrei non veder garantito il mio diritto alle cure o alla sopravvivenza. Razionalmente, responsabilmente e senza farci prendere dal panico … a quale dei due diritti è più facile rinunciare nell’attuale contesto nazionale? …. se si riesce proviamo per un attimo a immaginare di essere il figlio di uno di quei corpi portati via dai mezzi dell’esercito che le tv di tutto il mondo hanno trasmesso… mentre qui passa l’ennesima ambulanza di questa fresca mattina di primavera.

    • Buongiorno non si tratta di diritti o priorità è normale che la cosa più importante sia vivere…..in Cina hanno chiuso tutto ma tutto tutto…..e ne sono usciti se rilegge il mio post vedrà come siamo al 30/40%di attività chiuse e dove si rischia veramente è aperto ….ripeto non prendendo decisioni serie ci vorranno mesi mesi e mesi l Italia fallira’e sarà un casino ancora più grosso…..non mi piacciono i proclami in cerca di popolarità …ma vorrei amministratori con gli attributi che ci tutelino e che sappiano risolvere il problema tutto qui

      • Gli amministratori, di qualunque appartenenza politica siano, competenti o non, vanno aiutati in questo momento e non ostacolati…. per senso civico!!!

        • Quindi si a contagi alle poste nelle banche nei supermercati (l altro gg ridevo vedendo le corsie piene)e dobbiamo aiutarli?????in che modo …..io ho la partita iva e mi darebbero 600€ una tantum e l affitto il 60%in detrazione fiscale tasse 2021 chi sopravviverà e ad oggi le banche dicono di non avere niente per la sospensione dei mutui ..solo proclami.avrei voluto vedere loro a 600€ ….siamo soli abbandonati e con incapaci al governo ….lei è una statale?????

          • Mariotti, per favore, lascia perdere se si è statali o no. Non è quello il punto. E non solleverei il problema ora, visto che se c’è qualcuno che ha pagato per il sistema sanitario e per le misure oggi possibili sono di sicuro gli statali.
            Se ci sono le corsie piene è perché le regole non vengono rispettate. A me personalmente capita di andare al supermercato e di entrare uno alla volta.
            Dopodiché che siate soli e abbandonati è un fatto, indecente e indegno. Quello che scrivi è vero. Le banche non sanno nulla, non esistono ancora i moduli per chiedere la cassa integrazione e molti esercenti stanno pagando bollette e mutui come se nulla fosse. E’ una vergogna. Ma non si risolve chiudendo i servizi essenziali!

          • Non sono una statale ma un dipendente privato che potrebbe anche perdere il lavoro a causa di questa crisi. Da cittadina ho sempre pagato le tasse e ai titolari di partita iva che mi chiedevano “con fattura o senza?” ho sempre ricordato che alla sanità pubblica dobbiamo contribuire tutti perché come dimostra questo momento prima o poi un letto d’ospedale servirà anche ai “con fattura o senza”!! E comunque poco importa. Come ho specificato parlo perché l’emergenza sanitaria la sto vivendo molto da vicino e posso solo confermare che oggi serve responsabilità e interesse per il bene comune!!!!

  8. Modesto medicus | 22 Marzo 2020 at 10:44 | Rispondi

    Ho trovato su “Rete Abruzzo.com” giornale on line come “il Germe”, in cronaca, una dichiarazione del dott.Paolo Leombruni, che è il medico del 118 che ha trasportato il malato affetto da Covid-19 da Castel di Sangro a Sulmona. Il medico spiega del perché sia stato costretto a portarlo a Sulmona. Ora potete trarne le conseguenze. Io, da medico invece, chiederei ai colleghi dell’ospedale di Sulmona ed alle autorità sanitarie (sindaco in primis) se l’assistenza alla stanza Uoc di rianimazione dell’ospedale peligno,con un posto letto in isolamento a pressione negativa, è a norma di legge: vestiario, mascherine, tute, ricambi, sterilizzazione, spogliatoio, isolamento dall’altro personale di rianimazione, se il personale è stato addestrato, se ha competenza con gli infettivi, se la legge sul trattamento di infettivi permette anche al personale di routine di fare quel determinato lavoro etc.etc. Di locali dove smaltire le loro deiezioni etc.etc. C’è una legge al riguardo e qui i sindacati dei medici e degli infermieri, dovrebbero vigilare e non per le cxzzxte. Lavorare vabbè, ma rimetterci la pelle, no, non è moralmente accettabile.

  9. Non è assolutamente contro gli statali ma in questa situazione ti girano gli attributi che si fanno ordinanze sceme e non si blocca Imu e tari e si affamano le persone in America più 16 %acquisto armi ti viene in mente perché ??????

    • L’ho scritto sopra e lo ripeto. Quello che stanno facendo agli esercizi commerciali e alla piccola impresa è vergognoso e indecente. Spero se ne rendano conto immediatamente e facciano un pacchetto serio di interventi. Sospensione dei pagamenti, aiuti economici e crediti agevolati (non d’imposta, che non servono a un cavolo!).

  10. Modesto medicus | 22 Marzo 2020 at 12:12 | Rispondi

    Se la può consolare caro MarioS, io non sono leghista. Io ho studiato al nord e mi sentivo impacciato tutte le volte che aprivo bocca,quelli mi guardavano sospetti. Essere del sud,da quelle parti è difficile e la mia pronuncia lo rivelava,figurarsi come io possa essere leghista. Comunque non ne faccio una questione politica. Mi riferisco a coloro che avevano autorità per intervenire. Zingaretti sia come governatore del Lazio, che ha ridotto i suoi ospedali ai minimi termini, sia come segretario Pd che sta governando la nazione. A Sala, come sindaco di Milano, al quale , celebrato com’è, è sfuggita l’importanza e la virulenza dell’epidemia. Tutto qua. Buona Domenica se questa è una domenica.

    • Quello che mi consola è che con lei (e altri) qui si può discutere pacatamente, e non importa se si simpatizza per un partito o un altro. Quello che importa è spirito critico e costruttivo in dosi massicce! E, per rispondere anche all’altro suo intervento, varre e paletti per forza! Buona domenica (diciamo) anche a lei e a tutti.

  11. Modesto medicus | 22 Marzo 2020 at 12:20 | Rispondi

    @MarioS, tanto per stemperare il clima di vera preoccupazione,le posso dire che quando ero ragazzo, mia nonna mi mandava anche ,oltre le Varre,(lei da giovane aveva subito dei furti,allora si rubavano prosciutti o salumi, c’era la fame), a mettere “lu palette”. Sci miss pure lu palette. Mi diceva dopo che risalivo le scale dal portone di casa.
    Quindi mettiamo Varre e Palette. Con certi personaggi ,io non mi sento affatto sicuro. M

  12. Mezzalunainterna | 22 Marzo 2020 at 12:30 | Rispondi

    Al di là dell’emergenza, che ha le sue priorità, bisogna anche pensare ai danni collaterali della faccenda, qui davvero si rischia, col tutto chiuso e tutti a casa, una crisi economica che mai abbiamo conosciuto quindi spostiamo le richieste anche nel sostenere quei redditi che sono crollati con questa emergenza, chiediamo a chi ci governa aiuto e sostegno perché prima o poi un dopo ci sarà e se non lo prepariamo parallelamente a questa emergenza ho paura avremo altri problemi. Per di più ora che il patto di stabilità sembrerebbe sospeso e potremo(finalmente) spendere un po’ più a deficit. E quando riparte tutto( al più presto spero) compriamo italiano e nei negozi fisici locali perché così sosterremo quegli imprenditori che fanno fatica ma che comunque tengono occupate persone e famiglie e smettiamo di farci la guerra tra di noi pe chi esce o meno che ni jemm da nisciuna part

  13. Tutta la classe politica la manderei in quarantena al polo nord…. Invece di trovare una giusta soluzione al problema, ne pensano una dietro l’altra per avere cinque minuti di notorietà. Vergognatevi!!!

  14. Farei una class action per andare al tar….ma per mandarvi a lavorare!!😂

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