Non ci fu dolo e di conseguenza il fatto non costituisce reato: con queste motivazioni il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona, su richiesta della procura, ha archiviato il procedimento penale a carico dell’assessore alle Partecipate del Comune di Sulmona, Stefano Mariani, e della segretaria Vincenza Santarelli, finiti sotto inchiesta dopo la denuncia presentata da alcuni sindaci del controllo analogo per il verbale redatto nel settembre del 2018 con il quale si “deliberava” l’indizione dei bandi di concorso per le assunzioni al Cogesa.
“Pur non essendovi stato un formale deliberato – scrive la procura nelle sue motivazioni, poi accolte dal Gip – ed avendo il verbale avuto diffusione all’esterno difetta in capo del presidente del controllo analogo Mariani ed alla segretaria il dolo di attestare alcuni elementi in un atto pubblico, trattandosi comunque di rappresentazione di un discorso che ha avuto luogo”. Insomma i giudici ritengono che il termine “deliberato” era improprio, ma che non era nelle intenzioni degli imputati falsificare gli atti, perché dei bandi comunque si era discusso.
Mariani, che è stato condannato a pagare le spese processuali, ha annunciato di aver dato mandato al suo legale di verificare se ci sono gli estremi per citare in giudizio e per chiedere un risarcimento danni ai sindaci che firmarono l’esposto. “La mia immagine è stata compromessa – ha detto l’assessore questa mattina in una conferenza stampa – e vedremo ora chi ne risponderà. Voglio con questo stigmatizzare anche l’atteggiamento avuto da alcuni consiglieri comunali di opposizione, che avevano criticato la decisione del sindaco di confermarmi la delega alle Partecipate perché ero indagato. Potevano informarsi prima di parlare e scrivere sullo stato dell’arte del procedimento che è stato archiviato alla fine di gennaio”.
“Esiste, dunque, un giudice a Berlino”.
Le aziende pubbliche per funzionare bene devono avere un’ottima gestione operativa ed un’accurata pianificazione aziendale.
Il Cogesa funziona molto meglio di come erano gestiti i rifiuti prima della sua nascita come Consorzio intercomunale per la gestione dei servizi ecologici e Ambientali.