Si è sfiorata la rissa ieri in un ambulatorio medico di Raiano tra alcuni pazienti che erano in sala d’attesa: una lite ai ferri corti, interrotta dallo stesso medico che, arrivato con qualche minuto di ritardo, ha fatto fatica a separare fisicamente i contendenti.
Alla base della discussione e del nervosismo la psicosi da Coronavirus: un sessantenne infatti si è presentato con la sua compagna tornata dal Brasile il giorno prima, pretendendo di saltare la fila dal medico, perché la donna lamentava sintomi febbrili che temevano potessero essere ricondotti ad un contagio da Covid-19.
Di tutta risposta gli altri utenti hanno perso la pazienza, non tanto per la pretesa dell’uomo di saltare la fila, quanto per il fatto che, con un simile sospetto, si fosse recato in un ambulatorio medico, anziché, come prevede il protocollo emanato dal ministero della Sanità, restare a casa ed informare via telefono o il medico di base o i numeri di emergenza (il 1500, oppure 112 o 118).
Ne è nato un parapiglia, al termine del quale l’uomo si è allontanato con la sua compagna dicendo di volersi recare all’ospedale di Popoli. Alla fine, però, da quanto si è appreso al pronto soccorso di Popoli si è presentato solo lui, chiedendo che gli fossero tolti dei punti di sutura ad una mano, mentre della compagna non si è avuta più traccia.
Il sospetto è insomma che l’uomo abbia voluto sfruttare l’influenza della donna per saltare la fila, seminando il panico tra chi si trovava nell’ambulatorio. A meno che la donna, seguendo i “vivaci consigli” degli altri pazienti, abbia deciso di mettersi autonomamente in quarantena. D’altronde, come spiega lo stesso medico raianese, sono diverse le persone che hanno frequentato le zone a rischio tornate in queste ore a Raiano e che volontariamente si sono messe in isolamento domiciliare, anche senza avere alcun sintomo di febbre.
il soggetto sembra un qualunque zozzone che ama sollazzarsi oltreoceano e magari avvezzo a bische e trastulli simili.
In questo paese abbondano le teste di cxzzx.
Roba da matti!!