Davanti ai giudici ieri ha confermato le accuse, ripercorrendo quello che forse è stato il peggior Natale della sua vita. Ad appena sedici anni violentata nel letto della casa dei nonni dal fratello di ventisei anni. Una storia sulla quale ci sono ancora grandi ombre, ma che vede indagato per violenza sessuale aggravata un giovane della Valle Peligna che, secondo il racconto della sorella, avrebbe abusato della ragazza almeno in due occasioni, l’ultima della quale nella notte, appunto, tra il 25 e il 26 dicembre scorsi.
Il giovane avrebbe approfittato, come sarebbe già accaduto mesi prima, della condivisione della stanza con la sorella che, residente in un’altra città, era venuta in visita dai nonni per trascorrere le feste di Natale. Nella notte sarebbe scivolato tra le lenzuola del suo letto e con lei, che non avrebbe opposto alcuna resistenza, avrebbe avuto un rapporto sessuale completo.
Una storia venuta alla luce solo due giorni dopo, quando a seguito di una lite per un paio di cuffie sottratte al fratello, la ragazza avrebbe detto tutto alla madre. Di qui la visita in ospedale e l’attivazione del cosiddetto codice rosa. Nella visita ginecologica, tuttavia, i medici non avrebbero riscontrato segni di violenza, né evidenti lacerazioni agli organi sessuali: un’assenza, dicono i medici, tuttavia compatibile con un rapporto sessuale consumato da una ragazza non più vergine e che d’altronde con il fratello, sempre secondo il suo racconto, avrebbe avuto già un rapporto sessuale (sempre contro la sua volontà) ad aprile dello scorso anno.
Ieri con l’incidente probatorio fatto al tribunale di Sulmona i giudici hanno voluto cristallizzare la testimonianza della presunta vittima che, dal canto suo, ha confermato parola per parola i fatti già raccontati agli inquirenti dopo l’attivazione del protocollo Pares.
Ora starà ai magistrati valutare l’attendibilità di questa testimonianza e decidere se processare il ragazzo.
che schifo di fratellastro, anche se la sorella era d’accordo fa ugualmente schifo, come tutte le persone che pensano solo all’uccello. povera Italia
Il Peccato Tridentino.
Vabbè in questi paesi ristretti succede pure che ti vedi con una ragazza ed invece è già una sorellastra a tua insaputa. Però è ( anzi no perché è chiaro il tornaconto economico per il Tribunale)uno scandalo anche questo processo, perché senza alcuna minima prova non dovrebbe iniziare affatto ,se non a valutare parole senza riscontro. Quindi pur di tirare a campare, per povertà generalizzata,i Magistrati ,per scarsa dignita’ (secondo il mio concetto di dignità) accettano questo inferiore ruolo di indovino ed emettono sentenze con la solidità scientifica della Commissione Grandi Rischi a L’Aquila o come le previsioni di Giampaolo Giuliani, ciò sempre e soltanto perché il Ministero li paga senza ben controllare il risultato del lavoro.
Vis sempre grata puellae, dicevano una volta i latini, ripresa dai medici legali. Comunque, come si dice(?),l’occassione fa l’uomo…pxrcx, ed il fratellastro che dormiva nella stessa stanza ne ha approfittato. A quanto pare, la ragazza non più vergine, come dice il referto medico, non ha urlato per allertare i nonni. Epperciò,pare che anch’essa non ne fosse affatto dispiaciuta. La denuncia a posteriori, come dire a scoppio ritardato, è alquanto sospetta. Una vendetta per un proposito non mantenuto?
Vero pedofilo.castrazione chimica no?
La giornalista si deve vergognare.non si scrive mai il paese di provenienza della vittima!!
Infatti non c’è scritto il paese della vittima