Sulmona in Casa Italia, l’unica d’Abruzzo

Prevenire i danni e le tragedie del terremoto, è questo l’obiettivo di Casa Italia, il progetto del Governo che coinvolge anche Sulmona, l’unica città in Abruzzo e tra le nove in Italia ad essere inserite.
Ma di che cosa si tratta? Casa Italia è un progetto di lungo periodo che prevede la messa in sicurezza di dieci edifici a rischio sismico, pubblici e abitabili, in Italia. Dieci cantieri pilota, ancora da individuare, che si spera riescano a partire per il prossimo settembre e per i quali sono stati stanziati circa 25 milioni di euro, 2.5 a progetto. Ideato da Renzo Piano, il programma prevede l’intervento su edifici esistenti andando a mitigare il rischio di vulnerabilità.
A livello più propriamente tecnico, quindi, Casa Italia prevede la sperimentazione di soluzioni costruttive alternative che permettano gli interventi sugli edifici, ma al contempo assicurino la loro abitabilità in tutte le fasi dell’intervento; il progetto, inoltre, mira a trarre delle linee guide da utilizzare ad altri interventi sul territorio nazionale, oltre a sensibilizzare la comunità sul tema della sicurezza.
Oltre a Sulmona faranno parte del grande progetto anche Catania, Feltre (Belluno), Foligno (Perugia), Gorizia, Isernia, Piedimonte Matese (Caserta), Potenza, Reggio Calabria, Sora (Frosinone). Tutte zone fuori dal “cratere”, ma individuate per il loro alto grado di sismicità e rischio idrogeologico.
Insomma, le promesse del ministro Graziano Delrio a Sulmona tempo fa per un convegno sul terremoto, sono state mantenute. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, e dall’assessore regionale alle Aree Interne, Andrea Gerosolimo, i quali hanno aggiunto: “Adesso bisogna, però, perseverare e lavorare per raggiungere una semplificazione. Cosa necessaria affinché il codice appalti venga modificato, per far sì che l’operazione di ristrutturazione di opere strategiche pubbliche, come le scuole, sia più veloce rispetto alle attuali procedure standard”. Questione che nel settembre scorso aveva sollevato il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentiis. s.pac