In due sono stati rinviati a giudizio e in due, che hanno scelto il rito abbreviato, assolti dalle accuse di lesioni aggravate. I fatti sono quelli che risalgono al 30 marzo del 2016, quando nella stazione di servizio di Raiano, “La Sosta”, due giovani pratolani vennero massacrati di botte perché, ubriachi, si erano rifiutati di spegnere la sigaretta che avevano acceso nel bar della stazione di servizio.
A picchiarli, sosteneva l’accusa, erano stati tre fratelli “proprietari” del locale, i fratelli Franzese di Castelvecchio Subequo, aiutati da un quarto uomo, Gabriele Arrotino, loro compaesano.
Una delle due vittime, in particolare, subì un pestaggio vero e proprio, con calci e pugni anche una volta finito a terra, che gli procurarono una prognosi di oltre quaranta giorni e danni permanenti.
Oggi, davanti al giudice per le udienze preliminari, Domenico e Fulvio Franzese hanno scelto il rito abbreviato, incassando un’assoluzione, dovuta sostanzialmente al fatto che nessuno li aveva visti materialmente picchiare le due vittime che, d’altronde, non sporsero neanche denuncia, dicendo ai soccorritori di essere caduti.
Se la dovranno vedere davanti ad un giudice, invece, Salvatore Franzese e Gabriele Arrotino, che hanno scelto il rito ordinario e che sono stati rinviati a giudizio il prossimo 29 settembre.
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