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Sul suo volto un inusuale sorriso ed una evidente commozione: quella porta d’udienza aperta per cinquanta anni consecutivi, questa mattina gli ha riservato una sorpresa inattesa e un bagno d’affetto, di quelli che si riserva alle persone amate.
E Lando Sciuba, oggi toga d’oro del foro di Sulmona, è uno di quegli avvocati amati da colleghi e non: “Per la sua educazione , il suo senso civico, la sua abnegazione – ha sottolineato il presidente dell’Ordine, Luca Tirabassi – per il suo appassionato amore per la città”.
Sempre in prima linea per le battaglie collettive, che fossero per la difesa del tribunale o dell’ospedale, studioso attento, ex sindaco e operatore culturale soprattutto in campo giuridico, dove ha dato vita alla Fondazione Istituto per lo studio del diritto dell’esecuzione penale e del diritto penitenziario, fondazione a cui i colleghi tutti del tribunale di Sulmona hanno devoluto una donazione come regalo a Sciuba per i suoi cinquanta anni di carriera.
“Mi sono solo sforzato di fare il mio mestiere come praticante avvocato – ha detto Lando Sciuba – questa è la mia terra e qui sono rimasto nonostante le lusinghe di andare ad esercitare su altre piazze. Nella mia lunga carriera professionale voglio ricordare però i poveri e gli ultimi, i Tonino Mezzabotte, che mi hanno fatto capire come fare l’avvocato voglia dire anche dare speranza, come un medico, come un confessore”.
All’avvocato d’oro gli auguri della redazione de Il Germe.
Carissimi auguri ad un amico e collega di grande valore. E sono sicuro che come me continuerai a lavorare senza soste