Dopo le foto di rito, con tutti gli assessori presenti e passati, il sindaco con la forbice, la regionale Scoccia a farsi largo tra gli obiettivi e il bagno di folla sugli spalti che si spera rimanga tale o che almeno ci si avvicini in futuro, per lo stadio Pallozzi si apre la fase del chi dovrà gestirlo e soprattutto manutenerlo.
Sì, perché il campo sintetico consegnato domenica scorsa, dopo sette mesi di lavori, con quel tanto di metri in meno da non permettergli l’omologazione per la serie D, avrebbe bisogno di essere curato, più e meglio di un normale campo da calcio.
Il manto sintetico è infatti di quelli più complicati da manutenere essendo con fondo organico e, dice il manuale di istruzioni, andrebbe spazzolato almeno una volta a settimana e dopo ogni uso. Ne va della sopravvivenza del campo, ma anche della salubrità e della salute di chi lo usa.
Il problema è che a Sulmona non solo non c’è nessuno che lo fa o è incaricato a farlo, ma neanche il macchinario necessario ad eseguire l’operazione. La spazzatrice costa circa 25mila euro (non proprio uno scherzo) e, a differenza che in altri luoghi dove è stato installato, nel capitolato d’appalto fatto dal Comune di Sulmona non era prevista la fornitura del mezzo.
E d’altronde non c’è neanche da meravigliarsi per una struttura sportiva che finora, come in passato, è stato possibile aprire solo grazie all’impegno e ai mezzi (anche finanziari) della società sportiva, l’Ovidiana in questo caso, che si è accollata oneri senza onori della manutenzione non solo del campo, ma anche degli spalti, degli spogliatoi e delle tribune del prato. Pagando per questo comunque 157 euro di affitto a partita.
Nel verde artificiale di domenica, d’altronde, bastava allungare lo sguardo oltre la linea di campo per notare le discariche accumulate e solo in parte rimosse (sempre da parte della società sportiva) per fare le foto, con tanto di quella polvere sotto il tappeto che prima o poi è destinata a riemergere.
Sul fatto che in mano al Comune non c’è futuro per lo stadio, così come per ogni impianto sportivo, ne è convinto d’altronde anche il nuovo (come il vecchio) assessore allo Sport Salvatore Zavarella: “I Comuni non hanno le forze per gestire gli impianti – commenta Zavarella – credo personalmente che si dovrà procedere ad un bando pubblico per trovare qualcuno che lo gestisca al posto nostro. Altrimenti il rischio è di mandare in malora tutto”.
E’ che di questo si discute da anni, si discute e basta. Senza davvero procedere al bando, per il quale comunque ci vorranno dei mesi. Nel frattempo sul campo in sintetico potranno presto nascere coltivazioni di funghi. Di quelli non proprio commestibili.
Senza parole
“La spazzatrice costa circa 25mila euro (non proprio uno scherzo) e, a differenza che in altri luoghi dove è stato installato, nel capitolato d’appalto fatto dal Comune di Sulmona non era prevista la fornitura del mezzo.” chi ha redatto BANDO e CAPITOLATO? per la redazione fate lumi anche su questo.