Una cerimonia semplice per ricordare gli “eroi” che si distinsero durante la seconda guerra mondiale. Ieri anche l’amministrazione comunale di Pratola ha voluto dedicare, in occasione della Giornata della Memoria, un pensiero a Rocco Di Pillo nella strada che gli è stata dedicata nel 2016.
Di Pillo, matricola 5239, fu condannato durante il servizio militare per disobbedienza continuata a due anni e sei mesi di reclusione ed internato nel reclusorio di Pizzighettone. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, venne deportato dai nazisti prima nel campo di Natzweiler-Struthof e poi in quello di Flossenburg, impiegato nei lavori forzati e inquadrato come detenuto politico. Di Pillo, infatti, lontano dal voler contribuire all’occupazione nazista, scelse la prigionia.
In Italia furono oltre 23mila i deportati “politici”, accusati di essere resistenti, partigiani, scioperanti, sindacalisti, antifascisti che finirono nei campi di concentramento controllati dalle SS naziste.
Una terribile esperienza dalla quale Di Pillo riuscì a sopravvivere per rientrare in Italia dopo che nell’aprile 1945 gli alleati liberarono i prigionieri superstiti del campo.
Un esempio di insegnamento dei valori di libertà e democrazia, nel 2015 è stata consegnata ai familiari di Di Pillo la Medaglia d’onore alla memoria.
Mi permetto di suggerire,perilfuturo,che la cerimonia si svolga al cimitero,sulla tomba di Rocco Di Pillo per onorare più degnamente la sua memoria, piuttosto che in un luogo periferico,desolato e disadorno
Da “Il centro” del 28 gennaio, nell’articolo su Di Pillo, sono stati ricordati anche i fratelli Valeri. A Sulmona nessuna manifestazione. “…Riconoscimenti anche per i fratelli Antonio, Silvio e Panfilo Valeri di Sulmona che hanno ricevuto dal prefetto di Roma la medaglia d’onore alla memoria.
Il riconoscimento è arrivato grazie all’impegno di Mauro Alibranti che si è impegnato per ricostruire la storia dei suoi congiunti deportati nei campi nazisti.
https://www.ilcentro.it/l-aquila/pratola-rende-omaggio-a-di-pillo-“