Il Comune di Sulmona ha provveduto ad affidare formalmente la gestione della piscina comunale dell’Incoronata alla Roma Nuoto, la società capitolina che si è aggiudicata, dopo trenta anni di gestione continuata da parte del Centro Nuoto Sulmona, la gara d’appalto ponte (della durata cioè di un anno – nove mesi più tre).
I nuovi gestori dovrebbero entrare fisicamente in vasca il prossimo 16 febbraio: il Comune, infatti, nelle more delle verifiche dei documenti della Roma Nuoto, ha deciso di concedere un’ulteriore proroga ai sulmonesi (fino al 15 febbraio), in modo da non interrompere l’attività in corso.
Attività, che promettono i nuovi gestori, continuerà comunque anche dopo il subentro nella gestione, con il mantenimento delle squadre di pallanuoto e lo stesso personale ad oggi in forza all’Incoronata.
Stando al progetto presentato la piscina dovrebbe avere delle migliorie nella gestione, ovvero un aumento delle aperture del 27%, con la vasca disponibile anche la domenica e in orari che consentano anche a chi lavora di poter frequentare la struttura (apertura alle 7,30, chiusura alle 21,30).
Sull’effettivo ingresso dei romani, però, pesa l’ipotesi di un ricorso al tribunale amministrativo regionale: il Centro Nuoto Sulmona si è infatti già rivolta all’avvocato Armando Valeri che oggi stesso farà accesso agli atti per verificare gli estremi di un ricorso ai giudici amministrativi, anche in via cautelare, per la sospensione degli effetti della determina di assegnazione pubblicata ieri. Se l’eventuale ricorso dovesse essere fondato, insomma, la piscina potrebbe rimanere ancora nelle mani della Centro Nuoto Sulmona in attesa cioè di una decisione nel merito. In particolare secondo i ricorrenti sarebbe tutta da dimostrare la capacità economica della società subentrante che si è aggiudicata l’appalto per aver fatto un ribasso del 50% sul contributo comunale (una “sconto” di circa 25mila euro) che aveva fatto inizialmente valutare l’offerta come anomala e che per questo ha richiesto dei chiarimenti da parte della società. Il dubbio minacciato dal ricorso al Tar sarà comunque sciolto entro metà febbraio.
Dal canto suo la Roma Nuoto guarda avanti: “Vogliamo mostrare le nostre capacità manageriali e di gestione – spiega Nicolò Cristofaro, uno dei due soci della Roma Nuoto – questo anno ci servirà per calibrare l’offerta e il servizio, in modo da poter partecipare poi alla gara di affidamento decennale che dovrà essere espletata il prossimo anno”.
C’è da giurare però che anche i nuotatori sulmonesi si faranno trovare pronti al trampolino di partenza.
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