“Invitiamo a smorzare polemiche che avrebbero come unico scopo di avvelenare un clima di rispetto e correttezza” dice l’assessore alla Cultura del Comune di Sulmona Manuela Cozzi all’associazione Nomadi Fans Club, perché quelle critiche lanciate dalle pagine del Germe, insomma, non sono piaciute. E chi ha il comando e la cassa, qui, sembra voler dire l’assessora, siamo noi. Guai ad avanzare critiche, che sia da un palco o da un giornale.
La storia è quella che vi abbiamo raccontato a più riprese: la storia di un contributo promesso, dice il presidente dell’associazione Vincenzo Bisestile, di 4mila euro più la gratuità del teatro per i tre concerti di spessore nazionale (Concato, New Trolls e Nomadi) promossi dal Nomadi Fans Club per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di un macchinario innovativo per l’ospedale di Sulmona. Soldi che non sono mai stati erogati, però. Nonostante l’assessora sostenga che “bilanci alla mano, i Nomadi Fans Club, risulta essere, tra contributi approvati e importi da loro rifiutati come ‘elemosina’, fra le associazioni maggiormente sostenute dall’amministrazione comunale”. E che insomma, continua la Cozzi “le polemiche sono pretestuose e sorge il dubbio che gli scenari che si celano dietro questa polemica siano di altro tipo”.
Per rafforzare la teoria del “comblotto”, così, la Cozzi riduce a “semplici chiarimenti” quella che era stata definita “corrispondenza infuocata” e che vale solo la pena di virgolettare in un passaggio, tra l’altro neanche tra i più duri: “Per la prima volta nella storia del Comune di Sulmona – scrive ‘amabilmente’ il presidente Bisestile al Comune – è stato formulato diniego di contributo per causa e argomentazioni che, insieme agli altri sopra esposti, appaiono manifestamente speciosi, inconsistenti e contraddittori tra loro” (l’amore è nell’aria).
“Non risulta attendibile neppure l’indicazione che sia stato eliminato il logo del Comune di Sulmona – riprende l’assessora -, come la minuziosa campagna di affissioni può ancora documentare nel comprensorio peligno e oltre”, senza sapere, o ignorandolo volutamente, che i manifesti con il logo del Comune stampati in un primo momento proprio in virtù della promessa di contributo, sono stati poi coperti e ristampati senza logo. Ma se non bastasse c’è lo smacco più evidente che documenta la rottura netta tra l’associazione e il Comune, ovvero l’annuncio fatto dal presidente Bisestile di non voler invitare il sindaco di Sulmona al taglio del nastro del macchinario che sarà donato all’ospedale il prossimo 23 gennaio. Perché alla causa il Comune di Sulmona non ha nei fatti contribuito.
Pochi soldi a disposizione, dice l’assessora: “Un residuo pari a 9.771 euro, con cui sono state sostenute oltre 60 iniziative di numerose associazioni del territorio, inserite nel cartellone eventi che, andando incontro alle esigenze di tutti, ha riscosso molto successo, tra turisti e cittadini, grandi e piccoli, in questi giorni di festa”.
E allora vediamo nello specifico come sono stati utilizzati i soldi di questo cartellone, che si aggiungono ai 23mila euro spesi per le luminarie e ai 1.200 euro per l’acquisto di tre alberelli luminosi mai utilizzati: 2.664 euro sono andati a varie associazioni ed enti sotto la voce servizi antincendio e vigilanza, 4.153 euro alla Siae, 450 euro per la relazione sull’impatto acustico, 4.463 euro per il pagamento del service. E poi le manifestazioni e le prestazioni artistiche: 500 euro all’associazione Celestiniana, 500 euro al Panathlon per la tombola, 4.000 euro all’associazione Dream On per Natale in Centro, 5.124 all’associazione Zerolive per i concerti itineranti (4 giornate), 976 euro a Girolamo Botta per “I pupi italici”, 1.208 euro all’associazione Venti tra noi per “Gira la Rotonda”, 800 euro al Quartetto Piano piano, 700 euro a Davide Cimarelli per la cover di Pino Daniele e 700 euro a Marco Formichetti per la cover di Ivan Graziani. Totale: oltre 26mila euro, zero per i tre concerti nazionali organizzati dal Nomadi Fans Club per fini di beneficienza. E d’altronde quest’anno, dice l’assessora, non c’erano soldi: chissà se il prossimo anno il Comune riuscirà a investire un po’ di più, magari recuperando fondi dai tanti crediti che vanta, compresi i circa 70mila del fitto di Terra Viva, il consorzio moroso di cui l’assessora è socia.
E questa la vergogna !!! La morosità dell assessore!!!! Come va in giro per Sulmona!!!! Mi vergogno di vivere in questo paese..