I tempi di attesa prospettati dalla Fp Cgil non sarebbero proprio questi. Ad intervenire sui ritardi nella fornitura di servizi sanitari denunciati dal sindacato qualche giorno fa è lo stesso manager Asl, Rinaldo Tordera. “All’ospedale di Sulmona una tac con mezzo di contrasto si fa entro 15 giorni o al massimo un mese mentre, per una mammografia, le attese non sono reali poiché è l’utente che prenota la prestazione con un anno di anticipo”. Tordera si sofferma nell’esporre ipotetici casi: “Se prenoto oggi una tac, ho l’appuntamento per l’8 settembre prossimo, vale a dire poco più di 1 mese”. Una attesa contenuta secondo il manager e comprensibile alla luce delle ferie del personale. In tempo normali, lontano dalla bella stagione, “la tac viene assicurata entro 15 giorni dalla prenotazione”.
Sulle mammografie, altro tassello toccato dalla Cgil, “le lungaggini non dipendono dall’organizzazione della radiologia- spiega ancora Tordera- bensì dalle prenotazioni inoltrate con un anno di anticipo dagli utenti nell’ottica dei controlli periodici da compiere. Queste richieste, avanzate quest’anno per il 2018, vanno ovviamente a riempire con larghissimo anticipo le caselle delle prenotazioni: si tratta quindi di un’attesa non reale che prescinde dall’efficienza del servizio. Detto ciò all’ospedale di Castel di Sangro, a meno di 50 km da Sulmona, per la mammografia non ci sono attese: l’esame si fa lo stesso giorno in cui si ci presenta in ospedale”.
Nell’ospedale di Sulmona, ricorda il manager, nel reparto di radiologia sono stati fatti passi da gigante con “lo screening mammografico- prosegue- si compiono circa 250 esami al mese, equivalenti a 3.000 accertamenti l’anno” per chiudere con il doppler vascolare, l’ortopanoramica e il dental scan.
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