E’ un anno che inizia tra tante incertezze il 2020: al galleggiamento senza salvagente del sindaco Annamaria Casini, rimasta senza maggioranza ma con la sedia ancora ben stretta tra le gambe, si sono aggiunte nelle ultime ore del 2019 le dimissioni del dirigente del Comune di Sulmona Gianfranco Niccolò, andato via anche e soprattutto proprio a causa dell’incertezza politica a palazzo San Francesco. Niccolò, infatti, nonostante le elucubrazioni dei dietrologi della penna (quelli che si tengono compagnia così nella vita) che hanno ipotizzato screzi e liti, ha fatto le valigie da Sulmona dopo cinque mesi di servizio, per un motivo molto più semplice e ovvio: una proposta di dirigenza per cinque anni (tre anni rinnovabili più due) a Montesilvano, a fronte di un incarico a Sulmona che potrebbe durare mesi se non giorni.
Per la città questo trasferimento rappresenta un problema serio: Niccolò, che ha dato la disponibilità a seguire le tante pratiche di cui si era fatto carico fino a metà gennaio, lascerà di fatto il Comune in una situazione difficilissima. A Palazzo resteranno infatti solo due dirigenti: il segretario comunale Nunzia Buccilli e il dirigente del Bilancio Filomena Sorrentino. Nuove figure apicali, se tutto va bene, non arriveranno prima di fine febbraio, in quanto i due concorsi per coprire le posizioni del quarto e del primo settore, indetti dopo che la mobilità è andata deserta, hanno bisogno ancora di mesi prima di poter ottenere un responso. Le domande per accedere al concorso scadranno infatti il 7 gennaio prossimo e tra le prove, le commissioni e le graduatorie, ci vorranno mesi per chiudere il cerchio. La situazione è destinata a complicarsi se, come è probabile, l’amministrazione Casini non dovesse superare lo scoglio del 21 febbraio. In questo caso, infatti, è probabile che la città resterà senza guida politica e amministrativa fino a giugno, anche perché un commissario prefettizio difficilmente si prenderà la responsabilità di scegliere l’organigramma del Comune e di affidare incarichi che condizioneranno anche la futura e necessaria riorganizzazione della macchina amministrativa.
In termini pratici, quel che più conta, il rischio è che il settore lavori pubblici, ancor prima di quello dell’urbanistica, resterà ancora una volta immobilizzato. Con tutto ciò che questo comporta in termini economici e sociali.
Con questa prospettiva a breve termine la città si avvia ad una campagna elettorale che avrà contorni ancora meno chiari. Perché una cosa giusta il sindaco Casini l’ha detta durante il suo discorso nell’ultimo consiglio e cioè che non c’è ancora un’alternativa politica a questa amministrazione. Né a destra, né a sinistra. Né verosimilmente in quel centro ballerino che occupa, per convenienza elettorale più che per convinzione ideologica, Andrea Gerosolimo, lui pronto, dice, già con tre liste a lanciare la nuova crociata del civismo trasversale. E’ che l’unione di anime e culture politiche diverse non basta di per sé, e l’esperienza Casini ne è stata la più evidente dimostrazione, ad amministrare non diciamo bene, ma degnamente una città e persino un paese come sta diventando ormai Sulmona. Prima di vincere le elezioni bisognerebbe avere ben in mente come amministrarla dopo, con un percorso di condivisione che non è semplice, ma che è l’unico che può portare fuori dal guado una città ormai travolta dal fiume in piena. Bisognerebbe, in altre parole, avere una classe dirigente che la politica e la politica sulmonese in particolare fa molta difficoltà a ricostruire e rintracciare, con menti e cuori ormai da tempo in inesorabile fuga.
Auguri. A tutti noi.
Buon Anno a tutto lo staff de Il Germe e a tutti i suoi lettori, con l’augurio che il 2020 porti alla rinascita di questa città che merita tutto il nostro amore.
Auguri, auguri, auguri…
Augurissimi a voi tutti
Certamente buon 2020 a Voi e grazie per la compagnia che ci date. Ma l’annuario 2019 lo cerco senza successo. Uno come me abituato conservare documenti di questa città, non può facilmente farne a meno.
Dove posso trovarlo?