Non c’è pace per il trasporto pubblico locale di Sulmona: lo stillicidio di ritardi e annullamenti di corse continua, tra mezzi vecchi e obsoleti, mancanza di carburante, guasti meccanici.
L’ultimo questa mattina alla fermata dell’ospedale dove uno dei bus di linea ha registrato l’improvviso innalzamento della temperatura del motore, costringendo l’autista a girare la chiave e attendere che arrivasse “il freddo” per ripartire e tornare al deposito senza arrecare ulteriori danni al mezzo. Di fatto facendo saltare l’ennesima corsa in programma, con gli utenti pazientemente, e inutilmente, in attesa alle pensiline.
Di meccanici e pronto intervento, figurarsi, neanche a parlarne, non di sabato e di domenica (che per comodità è stata cancellata dalle giornate del servizio pubblico di trasporto). All’autista non è restato da fare altro che attendere che i livelli di surriscaldamento del motore scendessero per “correre” (si fa per dire) a rimettere l’ennesimo mezzo da revisionare in garage.
“E’ un’incognita giorno per giorno – confessa un autista – la mattina quando ci rechiamo a lavoro, non sappiamo se ci sarà la benzina a disposizione, se il mezzo è funzionante, quanti e quali corse potremo portare a termine. Gli utenti se la prendono con noi, accusandoci di non voler lavorare: facciamo da parafulmine ad un disservizio che certo non dipende da noi”.
Entro il 20 dicembre, assicura l’assessore Luigi Biagi, arriveranno i due nuovi mezzi acquistati dal Comune dopo due gare andate deserte: una boccata d’ossigeno che non sarà però sufficiente a coprire le sette linee (già ridotte) quotidiane, ma che almeno servirà per tamponare qualche emergenza.
In attesa, quando e se sarà, che il servizio venga esternalizzato alla Tua: le trattative avviate non hanno ancora però raggiunto un punto di accordo definitivo. Ci vorranno insomma ancora mesi se tutto va bene e nel frattempo sperare di non rimanere per strada.
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