Che il Comune di Sulmona fosse un cattivo pagatore è cosa nota, messa nero su bianco anche dai Revisori dei Conti nelle periodiche relazioni che accompagnano i bilanci. Ma quanto sta accadendo negli ultimi tempi va ben oltre i sessantacinque giorni di ritardo di media rilevati lo scorso anno, se è vero che per avere un semplice rimborso, non già un acquisto di fornitura, c’è voluto quasi un anno al Movimento 5 Stelle che, solo oggi, ha ottenuto la determina (ma non ancora i soldi), che riconosce la restituzione dei 502,58 euro pagati a gennaio 2019 per l’affitto del teatro comunale al quale venne poi impedito l’accesso.
La storia è quella della campagna elettorale per le regionali, quando a Sulmona venne l’allora vice premier Luigi Di Maio: l’evento annunciato al teatro Caniglia, venne infatti dirottato all’ultimo momento all’Hotel Manhattan perché, spiegò il segretario comunale, il teatro non poteva e non può ancora oggi essere concesso per la propaganda.
I grillini si adeguarono, non senza polemiche, ma, giustamente, richiesero indietro i soldi che avevano già versato al Comune e ai vigili del fuoco per l’uso dello spazio. “I vigili del fuoco sono stati puntuali e immediati – racconta il responsabile per i 5 Stelle – il Comune invece non ancora ci dà un euro. Tanto che eravamo arrivati a pensare ad una compensazione in vista di un evento che dovremmo organizzare prossimamente”.
Certo ha creato molti più problemi il ritardo nell’erogazione dei buoni per l’acquisto di carburante da destinare al trasporto pubblico locale, ritardo che ha causato l’altro giorno e in parte anche ieri, l’annullamento del settanta per cento del servizio. Ieri chi è riuscito a fare benzina lo ha fatto a quanto pare grazie all’intercessione del consigliere comunale Andrea Ramunno che, improvvisatosi garante e funzionario del Comune (non senza dubbi di legittimità), è andato a piatire un distributore di benzina affinché facesse credito agli autisti comunali in attesa di sbloccare il mandato di pagamento per l’acquisto del carburante.
Chiude la rapida e parziale carrellata la vicenda del canile municipale: gli oltre 200 cani ospitati a Noce Mattei sono rimasti di fatto senza cibo, perché l’associazione che ha preso in gestione la struttura a metà ottobre, la Lida di Ortona, non ha ancora avuto il finanziamento previsto dal Comune. C’è da dire che in questa vicenda una parte della responsabilità è dei gestori, perché insomma chi ha a che fare con le amministrazioni pubbliche sa bene che non può pretendere il pagamento di quanto dovuto a fine mese e che, insomma, visto che c’è di mezzo la sopravvivenza dei cani, qualche scorta alimentare poteva essere prevista. Basti pensare che alla ex gestrice di Code Felici, solo ieri è stata fatta la determina che le riconosce le spettanze dei mesi di agosto e settembre. La Lida, insomma, sarà bene che si organizzi, perché altrimenti, ad aspettare il Comune, rischia di lasciare con le ciotole vuote i cani fino a febbraio.
Va benissimo l’articolo sul rimborso ai 5 stelle, ma poi infarcirlo con gli ultimi eventi che senso ha?
Così diventa un articolo nell’articolo e così a seguire nonchè al contempo si è sminuito di rilevanza l’articolo principale.
La mancata erogazione dei buoni carburante sono fuori dal soggetto “rimborsi”, come anche il pagamento della “fattura” del canile, per loro stessa ammissione, potrà avvenire non prima del 31 c.m., come da modalità di pagamento concordate e quindi a tutt’oggi il Comune per la vicenda “crocchette” è totalmente “innocente”.
Già normalmente, vi sono richiami in altri articoli, ma quantomeno sono attinenti alla stessa vicenda e/o filone, ma allungare un articolo con altro non ha tanto senso e utilità.
Anche perchè, volendo utilizzare tale metodologia, sono certo che l’articolo non avrebbe mai avuto fine, tanto è il cattivo lavoro effettuato da questa sconclusionata amministrazione…. 🙂 😉
Il gestore del canile che è associazione di volontariato va premesso, era ben consapevole e pronto ad affrontare i tempi amministrativi dei pagamenti negli appalti. Al contrario noi volontari della LIDA di Ortona non avremmo mai immaginato di assumere incarico di gestire un canile VUOTO E SMANTELLATO, SENZA UN MINIMO DI SCORTE DI FARMACI E CIBO, SENZA MANUTENZIONE, SENZA 70 CUCCE, CON ACCERTAMENTI NEDICI URGENTI DA FARE, E SENZA I VOLONTARI DELL’ASSOCIAZIONE CHE PRIMA LO GESTIVA che hanno chiesto soldi per restare. È un canile da rimettere in FUNZIONE e i costi sono molto piu alti del previsto