Sgominata una banda dedita allo sfruttamento della prostituzione che aveva affittato case in tutto Abruzzo, anche a Sulmona in via Patini. Per questo sono stati tratti in arresto due cittadini cinesi residenti a Chieti Scalo K.D. di 49 anni e K.Y. di 52 anni. Nell’inchiesta è finito agli arresti anche un terzo cittadino cinese M.D. di 60 anni che viveva a Modena. L’operazione ha stroncanto un grosso giro d’affari, le accuse per gli arrestati sono di favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione di giovani donne connazionali.
Secondo i Carabinieri i primi due reperivano appartamenti in varie località di Pescara, San Benedetto del Tronto, San Salvo e Sulmona, normalmente con l’ausilio di terze persone compiacenti che si prestavano a divenire intestatari fittizi dei contratti in veste di conduttori. Gli appartamenti venivano, invece, poi occupati da giovani donne unicamente per svolgere l’attività di meretricio e su svariati siti internet venivano pubblicizzati gli incontri e indicate le varie utenze da contattare. Le telefonate non giungevano direttamente alle meretrici, bensì ad una sorta di call center gestito proprio da K.D. e da K.Y., i quali, subito dopo, su altra utenza telefonica “dedicata”, contattavano la prostituta presente nel luogo di interesse (Pescara, San Salvo, Sulmona, San Benedetto del Tronto), per avvertirla della prestazione sessuale da effettuare di lì a breve e fornendole inoltre indicazioni sui prezzi da praticare, tenendo così il conto degli introiti da dividere al 50% con ciascuna ragazza. Da questo 50% venivano, inoltre, decurtate le spese affrontate per ogni prostituta a titolo di alimenti, farmaci e quant’altro di necessità, abitualmente forniti in occasione delle visite programmate per la riscossione di quanto guadagnato.
In definitiva è emerso che il giro di prostituzione è soggettivamente più ampio rispetto a quanto tracciato dall’attività investigativa durata circa 5 mesi, investendo altre aree geografiche, calcolando quindi un giro d’affari molto cospicuo.
e fatele fa due pelli nella valle, almeno questo! 🙂
“La figlia di Iorio fa’ le marchette alle gole di Popoli”. Immenso aforisma del grande Maestro Ennio Flaiano,che evidentemente creò tornando da Roma sulla Tiburtina non esistendo allora la A25. In meno di 10 parole aveva descritto gli enormi cambiamenti economici sociali e morali che percorrevano gli interi Abruzzi e suscitati dalla guerra mondiale.