Goriano, morte del giovane pastore. Le reazioni della politica

La vicenda del pastore guineano Korouma Ousmane, 23 enne morto la notte fra venerdì e sabato a Goriano Sicoli, in tutta solitudine non ha lasciato indifferente una parte della politica. “Questo ragazzo non è morto per un incidente, è morto di sfruttamento. Chiediamo controlli a tappeto in tutte le aziende” così il segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea Maurizio Acerbo che continua dichiarando: “Come si fa a far vivere una persona nel 2019 in un locale in zona montana senza riscaldamento? Non è la prima tragedia di questo genere in Italia e in Abruzzo. Lavoratori immigrati a cui non si garantisce neanche il riscaldamento. È normale e accettabile? Il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire un alloggio decente e a 800 metri sull’Appennino non può essere senza riscaldamento. Di fronte a storie come quella di Korouma esprimiamo il nostro disprezzo per chi diffonde nel paese lo spauracchio di immigrati delinquenti e nullafacenti”.

Sulla vicenda interviene anche il consigliere comunale di Sulmona Fabio Pingue che parla di “ferita al cuore”. Scrive Pingue: “Come consigliere comunale mi sento in dovere di dare voce al suo doloroso silenzio. Questo terribile episodio fa male al nostro territorio, da sempre contraddistinto dalla solidarietà e dall’aiuto reciproco, simbolo di ciò che ci contraddistingue come gente ‘forte e gentile’. Sebbene viviamo tempi fluidi che rincorrono il consenso giocando sulla paura dell’altro, la strada non può essere quella della barbarie. Per questo nel momento della votazione sull’ordine del giorno per il conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre chiederò al Consiglio Comunale di Sulmona di osservare un minuto di silenzio per Ousmane, di fermarci, per ricordarci, nella nostra intimità più profonda, di restare umani”.

S.M.

4 Commenti su "Goriano, morte del giovane pastore. Le reazioni della politica"

  1. Il concetto di razzismo a Goriano Sicoli non è proprio concepito se gli stessi gorianesi già di per loro sono una sottospecie umana come l’orso marsicano è una sottospecie di quello balcanico. Si tratta perciò di gente di animo bonario che non esclude nessuno e che anzi è più propensa ad aiutare uno straniero che un paesano. Perciò una coperta in più la avrebbe potuta brevemente chiedere a chiunque nei pressi. Comunque il clima era assolutamente mite e sinora nessuno a Goriano ancora accende i riscaldamenti , perciò è probabile che il riscaldamento per l’inverno ancora non se lo organizzava se per il mantenersi della stagione si sta’ anche protraendo il pascolo di statonica, L’alloggio è in linea al particolare tipo di vita frugale e spartano che è proprio dei pastori da tempo immemorabile anche nel carattere solitario.( e che non significa schiavismo se forse le nuove attuali schiavitù sono piuttosto intellettuali di chi vende al potere la propria dignità mettendosi al servizio con la penna o le idee ). essendo non un casale diroccato ma una struttura in cemento armato di recente costruzione ed ad un piano, quindi di questi tempi estremamente sicura dal punto di vista sismico. Attendere in silenzio l’esito delle indagini sarebbe , anche per Acerbo,più opportuno se oltre il banale errore e l’inesperienza climatica di accendere un fuoco all’interno di una stanza chiusa che abbia potuto commettere questo povero ragazzo, ci sono precedenti anche di decessi improvvisi di persone giovani per problemi congeniti o nello specifico ambiente degli allevamenti può esservi l’ insidia delle complicanze della brucellosi che può colpire il sistema cardiaco o cerebrale.

  2. @Pasquale, I pastori, al pascolo , dormono di regola nei rifugi,nei ricoveri,nei ripari, e non negli hostels o nei resorts.Difatti le comunità montane hanno costruito rifugi montani pubblici per pastori in ogni comune e non resorts, e per progetto sono stanze assolutamente spoglie ed essenziali con il cemento a terra, senza moquette maioliche di firma aria condizionata etc.non diversi dall’alloggio del povero ragazzo.Il concetto di alloggio decente quindi, negli stazzi in montagna è quello tradizionale, perciò è importante la solidità e che sia asciutto essendo un alloggio di lavoro. Poi il clima è ancora accettabile le foglie ancora non cadono non ancora arrivano le gelate e sotto le coperte o col sacco a pelo si dorme ancora normalmente.

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