È nato questa mattina alle 5.20, con un parto di emergenza un bimbo nel punto nascita dell’ospedale Santissima Annunziata di Sulmona. La mamma di Campo di Giove, alla trentanovesima settimana, era seguita dall’ospedale dell’Aquila in quanto gravidanza preziosa o a rischio. La donna stanotte ha notato delle perdite che l’hanno messa subito in allarme ed è stata per questo ricoverata d’urgenza all’ospedale di Sulmona dove i medici hanno notato un ritardo di crescita del bimbo e un parziale distacco della placenta. Si è così intervenuti con un cesareo operato dalle dottoresse Stammitti e Parisse. Il bimbo ha avuto qualche difficoltà ed ha necessitato dell’assistenza delle dottoresse Sciarone e Tollis e fortunatamente ora è in buona salute. Quello di stamane è stato un parto d’emergenza che ha potuto salvare la vita al piccolo bimbo, un parto che non ci sarebbe potuto essere senza il punto nascite di Sulmona che resta un presidio ospedaliero di garanzia per un comprensorio geograficamente complesso come quello del Centro Abruzzo. Il bambino infatti, come confermano i medici, non sarebbe potuto arrivare in vita all’ospedale dell’Aquila.
Intanto proseguono anche le attività di sensibilizzazione sul Punto Nascita del Presidio Ospedaliero di Sulmona. Il comparto Materno-Infantile in collaborazione con l’associazione Metamorphosis, organizzerà all’interno dell’UO di Ostetricia e Ginecologia, dall’8 dicembre 2019 al 3 gennaio 2020, l’evento artistico: “L’arte è naturalità” o “MaterNATALità”. Un’interessantissima mostra di quadri ispirati al miracolo della Vita e realizzati da eccezionali artisti del calibro di: Nunzio Di Placido, Simona Lo Criti, Barbara Lo Criti, Loreta Almonte, Anna La Vella e Lino Alviani. Durante la kermesse artistica verrà dedicato un intero pomeriggio ai veri protagonisti del Natale, tutti i bambini nati in questi anni presso il PO di Sulmona, che grazie alla preziosa collaborazione dei clown della Cooperativa Sociale Fantacadabra, potranno essere singolarmente fotografati da professionisti d’eccezione assieme a Babbo Natale ed ai suoi magici elfi.
Guardate che dalla rottura del sacco se il colore è trasparente si hanno ben 24 ore di autonomia
Ma perché non li chiudono i punti nascita e tolgono questo ignobile spreco? Partorire in ospedale è soltanto una pomposa cerimonia all’italiana come la processione di venerdì santo o dei santi patroni. Altrimenti in Europa le donne generalmente figliano a casa propria. A 8 mesi in Olanda il governo ti manda un pacco con dentro il kit per partorire e quella è tutta la spesa (difatti l’Olanda ha un debito pubblico molto inferiore che l’Italia)
Se vostro figlio all’esame ecografico fosse in posizione podalica, rischiereste un parto naturale ai limiti dell’impossibile o procedereste con il cesareo di romana memoria?!? E’evidente che esistono casi e casi, ma in certe situazioni chi deve prendere decisioni opta per la migliore possibile. Piuttosto mi batterei per un potenziamento, in modo da decongestionare presidi pieni all’inverosimile.
quali sarebbero questi presidi pieni all’inverosimile?