Centosedicimila euro al mese per cinque anni, sette milioni di euro in tutto: è quanto spenderà il Cogesa per l’affitto dei mezzi che servono per la raccolta dei rifiuti. La gara d’appalto full rent, discussa e contestata da alcuni sindaci-soci, è andata avanti comunque e si è conclusa con l’aggiudicazione finale, come si è appreso dalla pubblicità obbligatoria che ieri è apparsa sul quotidiano Il Messaggero. Perché conoscere l’esito di una gara di questa portata non è facile né dal sito di Cogesa, né da molti sindaci che, in realtà, non ne sanno niente.
Ad aggiudicarsela, neanche a dirlo, è stata l’associazione di impresa Lrs e Omnitech, che era stata riammessa in gara dal tribunale amministrativo regionale nel luglio scorso a seguito di un ricorso. Società molto discusse che, d’altronde, sono state le uniche a presentare un’offerta.
Con l’aggiudicazione della gara il Cogesa rinuncia di fatto a gestire in proprio il parco macchine, restando con una ventina di mezzi di proprietà (un terzo della flotta) che ad oggi sono manotenuti da quattro meccanici. Secondo alcuni sindaci l’operazione è a perdere, nel senso che con sette milioni di euro si sarebbe potuto acquistare una flotta mezzi molto più ampia, conservando posti di lavoro (la prospettiva a medio termine è lo smantellamento o quasi dell’officina) e trasformando in investimento la spesa.
La logica che ha mosso invece l’amministratore unico Vincenzo Margiotta è quella della comodità e dell’efficienza, sostiene: l’appaltatore sarà infatti responsabile del funzionamento dei mezzi e dovrà occuparsi nel caso di malfunzionamento di sostituirli o ripararli.
L’imprevisto, d’altronde, è sempre dietro l’angolo, anzi dietro al capannone, come quello che quasi un anno fa portò all’incendio di cinque mezzi di Cogesa. Un rogo doloso che ad oggi resta senza mandanti e senza responsabili.
L’appalto, nello specifico, prevede che le società esterne forniscano per i prossimi cinque anni trentasei costipatori, quattro compattatori, una spazzatrice, un mezzo di carico con sponda e sei porter maxi costipanti. Mezzi senza conducente, che a quelli ci pensa Cogesa.
Ma il Cogesa e’ di proprieta’ del Sig. Margiotta o dei Sindaci del consorzio ?
11.000 euro al mese per cinque anni fanno un totale
di 660.000 mola euro. Sempre se la matematica non è un’opinione. È plausibile che ci sia stato un errore di trascrizione nell’articolo e la cifra corretta è 110.000 euro al mese, per un totale di 6.600.000.
Ha assolutamente ragione, abbiamo provveduto a correggere
Leggasi 660.000 mila euro. Il correttore automatico del telefono corregge mila in mola.
“Perché conoscere l’esito di una gara di questa portata non è facile né dal sito di Cogesa, né da molti sindaci che, in realtà, non ne sanno niente.”
questa frase è molto importante. Come fanno i sindaci a non sapere cosa accade??????
bene.il cogesa e’ dei cittadini,non dei sindaci o degli indicati politici “amministratori”,tutti dovrebbero gestire nel rispetto/obblighi di Legge:come un buon padre di famiglia,condivisione,chiarezza,trasparenza,comprensione,logica,rigore,ecc,comunque sempre e solo nel/per l’interesse degli azionisti e dell’azienda,all’amministratore basterebbe chiedere se usa la stessa logica nella gestione delle aziende di famiglia,se usa gli stessi strumenti per stabilire le responsabilita’dei disservizi,inefficienza,incapacita’,scarsa qualita’,pochezza amministrativa,ecc,ecc,…e soprattutto come risolve,quali le soluzioni adottate per rendere funzionali,produttive,proficue le aziende di proprieta’…di certo consulta i Famigliari, in assemblea lo scambio di opinioni,ecc,individuate le migliori soluzioni ,il voto ,la maggioranza stabilisce quale la piu’ efficace,naturalmente per
gli interessi dei soci Famigliari,altro che scaricare tutte le responsabilita’
sull’appaltatore,troppo facile,o no?
Visto che il cogesa è dei cittadini ribellatevi concorsi falsi tutto falso anche alla saca concorsi falsi Con gente che non sa neanche dove sta di casa un tubo andate a vericare sindaci