Partirà ad ottobre la raccolta porta a porta estesa a tutta la città Sulmona. Partirà ad ottobre se tutto va bene e se si rispetta il cronoprogramma che il Cogesa ha presentato al Comune. Una lista delle tempistiche da rispettare che, però, ha trovato oggi la sua prima falla, quella della mancata firma sulla convenzione definitiva, prevista questa mattina, che detta modi e maniere dell’estensione. Tra gli adempimenti da soddisfare ci sono quelli di cui si dovrà occupare il Comune e quelli che ricadranno tra le incombenze del Cogesa. Nel primo caso rientrano, ad esempio, l’individuazione delle compostiere, gli accordi con i condomini, la campagna informativa; mentre al Cogesa spetterà la distribuzione dei mastelli, parcheggiati al momento nell’ex caserma Battisti, e l’apertura degli eco-sportelli.
Ancora ritardi, dunque, sul porta a porta sulmonese, considerate le promesse mancate della partenza a giugno, che, c’è da ammetterlo, non è una operazione così semplice. Ad essere attivate, infatti, saranno 9mila utenze domestiche e 600 non domestiche che tradotte significano 20mila mastelli, 5mila bidoni da 120 litri e mille compostiere. Quest’ultime saranno dirottate in buona parte (700) nelle frazioni, quelle più difficile da raggiungere per la dispersione urbanistica e poiché legate maggiormente alle attività di campagna e giardinaggio per le quali, come nel resto delle città d’altronde, sarà necessario un notevole dispendio di energia in fase di campagna informativa. L’uso delle compostiere, questo è un vantaggio, varrà un sconto del 20% sulla bolletta per il minor conferimento in discarica.
Ma, nei fatti, a quattro anni dal finanziamento regionale c’è ancora molto da fare.
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