“Abbiamo il dovere di muoverci subito per provare a scongiurare un esito mortificante per Sulmona, l’Alto Sangro e il Centro Abruzzo”. Non usa mezzi termini il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, circa la salvaguardia del tribunale di Sulmona e per farlo chiama a raccolta tutti coloro che hanno in un certo senso il “potere” per influenzare le scelte che si abbatteranno su suolo abruzzese. Così come sta facendo ad Avezzano il neo eletto sindaco, Gabriele De Angelis, che se “ritiene da par suo, legittimamente, che ci sono evidenti ragioni per la salvezza del tribunale di Avezzano- afferma la Di Nino-, sono convinta che i motivi che spingono per la salvaguardia del tribunale di Sulmona siano altrettanto forti e significativi e meritino cittadinanza piena nei tavoli della futura decisione”. Le motivazione che dovrebbero condurre alla salvaguardia del presidio giudiziario sono “le evidenziate caratteristiche del territorio del Centro Abruzzo, di cui Sulmona è perno, a rendere inaccettabile la definitiva chiusura del tribunale che scatterà dopo l’ultima proroga accordata dal governo al 2020 per i quattro, cosiddetti, tribunali minori abruzzesi- prosegue la prima cittadina pratolana-. Se queste ragioni hanno un peso rilevante, servono certamente i tavoli romani, ma anche una forte pressione dei livelli istituzionali coinvolti per affermare con toni decisi le ragioni per la salvezza del tribunale di Sulmona”.
Ciò che non è stato fatto, a quanto pare, circa per l’arrivo del sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore, che doveva essere questa mattina a Sulmona, ma poi per questioni di “troppa politica”, si è fermato a qualche chilometro di strada dal capoluogo peligno, ad Avezzano in un incontro organizzato dal collaboratore del ministro Orlando, Michele Fina.
Un richiamo politico, dunque, quello del sindaco di Pratola al quale si attende una altrettanta risposta politica.
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