Lo spot sta avendo un successo straordinario, perché questa volta Claudio Del Signore, regista e artista sulmonese (una sua opera ha partecipato al Premio Sulmona di quest’anno), è riuscito a toccare e far vibrare le corde dell’emozione nel profondo.
E che al termine dei 38 secondi per pubblicizzare la nuova stagione di Report, il programma di Raitre di cui Del Signore è regista da sempre, si resta con un brivido sulla schiena, perché più che uno spot “L’Amor che move il sole e l’altre stelle” è una poesia in immagini.
I piedi di un uomo (l’attore Luigi Patti) che riempiono un vaso di coccio, in equilibrio tra veli e tende, con sguardi leggeri e discreti che indagano, lo inseminano, lo innaffiano, ne fanno uscire un fiore che poi donano ad un altro piede, di una donna (la ballerina, scrittrice e pittrice Simona Atzori). Il disvelamento arriva nel finale e si scioglie in un abbraccio senza braccia, di cui la donna non è dotata. L’impossibile diventa possibile, l’amore vince su tutto.
lo spot 2019 di Report
“Attraverso l’amore si costruisce sempre qualcosa – spiega Claudio Del Signore – lo spot ripercorre la precedente campagna dello scorso anno, lì l’amore era espresso attraverso messaggi da un tram, ma l’obbiettivo è sempre lo stesso: poter fare qualcosa di straordinario”.
L’amore diventa così metafora di un programma giornalistico, di inchieste giornalistiche, che, come l’amore, osa e rischia, con quella stessa forza di indagare, scavare, non accontentarsi, non arrendersi. “Lo spot praticamente rappresenta questo – continua il regista – faccio qualcosa che apparentemente sembra non realizzabile, mi metto nel tuo mondo e cerco di comprendere: ecco le mie idee viaggiano sempre verso l’emozione. Sono anni che mi ho occupo di campagne pubblicitarie che muovono questo pensiero, credere nell’umano”.
E a proposito di impossibile che diventa possibile, Claudio Del Signore conserva sempre un angolo dei suoi pensieri e del suo cuore per Sulmona, città da dove ha mosso le sue prime esperienze a Videoesse: “Mi piacerebbe anche creare una scuola a Sulmona, mia città natale – aggiunge -, che studi proprio attraverso il linguaggio visivo le emozioni, i sentimenti, le diversità. Lancio questo messaggio a chi volesse crederci: formiamo i giovani in questo senso. Nelle mie lezioni alle università e alle scuole di videogiornalismo insegno appunto nel credere nella propria forza interiore per arrivare a raggiungere gli obbiettivi prima di imparare il linguaggio del cinema”.
Fantastico meraviglioso straordinario