Due bus in panne, la paralisi senza cura del servizio

Il tempo e i chilometri passano e per i bus urbani nulla cambia, se non in peggio. Oggi due mezzi del servizio di trasporto pubblico si sono fermati in mezzo alla strada, lasciando autisti e utenti a piedi. Perché poi, di sabato, non c’è neanche un meccanico reperibile per andare a spostare i mezzi. Il primo guasto c’è stato su un autobus urbano in via XXV aprile e qualche ora dopo un altro mezzo si è fermato nei pressi di Porta Napoli.

Storie di ordinario disservizio al Comune di Sulmona, dove d’altronde, a dispetto degli annunci e dei programmi, tutto resta silente.

Nel deposito in località Valletta, d’altronde, dopo la rottamazione di dodici autobus, sono rimasti solo sei bus “funzionanti”, anche se il termine è un improprio eufemismo. “E’ uno stillicidio continuo – racconta un autista – i mezzi entrano ed escono dall’officina e in gran parte non sono affidabili”. A questo si aggiunge la carenza di personale, con i quattordici autisti diventati dodici e i turni che non si riescono a coprire.

E a poco è servito eliminare le corse nei festivi, se non, ovviamente, a lasciare a piedi decine e decine di persone, tra cui tanti turisti che la domenica magari vorrebbero prendere un treno e non sanno come arrivare in stazione o le tante persone, perlopiù donne anziane, che la domenica si recano al cimitero per far visita ai loro cari defunti e che, ormai da mesi, si lamentano dell’assenza di una corsa bus senza essere ascoltate.

I due bus, acquistati dopo due gare andate deserte e anni di attesa, d’altronde, non sono stati ancora consegnati e probabilmente non lo saranno prima della fine di ottobre. Tutto questo a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, quando il traffico sui mezzi pubblici aumenta, o dovrebbe farlo, per le corse riservate agli studenti.

Con la politica che annuncia soluzioni ed esternalizzazioni da anni, ma che si è dimostrata anche questa volta assolutamente incapace di gestire i servizi minimi garantiti.