Arrostiland 2020 a Roccacasale. Questo l’obiettivo e per raggiungerlo gli abitanti del borgo hanno lanciato un vero e proprio appello a tutti, vegani compresi, perché chi ha sentito, anche vagamente, parlare di questa manifestazione sa che essa va oltre il semplice arrosticino, il più grande raduno abruzzese nei fatti nato un po’ per caso un po’ per gioco.
L’input, infatti, arriva da una sagra degli arrosticini organizzata a Roma che pare non abbia avuto tutto questo successo in termini di soddisfazione da parte degli abruzzesi i quali si sono rivolti a quelli dell’Abbruzzo di Morris, pagina Facebook attiva nella promozione del territorio e delle sue peculiarità in chiave divertente.
“Una nascita non così nobile- sottolineano dall’Abbruzzo di Morris – ma che nel tempo si è affermata come un appuntamento di promozione che richiama migliaia di persone anche da fuori regione. Dalle 2 mila della prima edizione a Roccascalegna si è passati alle 15 mila della scorsa a Villa Celiera con il pienone nelle strutture ricettive”.
“Una evoluzione in itinere – spiegano -, ad oggi la vera Pasquetta abruzzese che richiede organizzazione e impegno. Il paese deve mettere a disposizione interamente il borgo, e deve avere un gruppo capace poi di lavorare fisicamente alla manifestazione, solitamente proloco o associazione – proseguono nella spiegazione -. Il sindaco deve essere democratico, non andiamo dai sindaci che non sposano concetti ‘umanitari’, i partecipanti devono essere responsabilizzati perché la sicurezza la fanno i partecipanti che ricevono tutte le indicazioni attraverso mail”. Una organizzazione, in fatto di sicurezza (considerata la circolare Gabrielli), che lo scorso anno è valsa anche i complimenti del prefetto.
Da Roccacasale l’appello è questo: “Diciamo basta ai soliti paesi teatini e pescaresi, e facciamo si che stavolta a vincere sia un paese aquilano. Andate sulla pagina ‘Abbruzzo di Morris’, cercate il sondaggio, cercate il nome Roccacasale e votate. Ma soprattutto fate votare. Anche i vostri amici fuori regione. Anche i vegani. Tutti. Diffondete il verbo e proseguiamo uniti verso un solo obiettivo”.
Simona Pace
Basta con l’uccisione di poveri animali. E comunque sia Manoppello tutta la vita.
ei fata a Manoppello ci si va per il volto Santo non per i rostelli, Valle Peligna forever e forza Roccacasale!
“per fornire il 18% appena delle calorie e il 37% delle proteine, gli allevamenti occupano l’83% dei terreni agricoli ed emettono il 60% dei gas serra. Deforestazione, aumento delle emissioni di gas serra, inquinamento, cambiamenti climatici.”
fonte: https://www.researchgate.net/publication/325532198_Reducing_food's_environmental_impacts_through_producers_and_consumers [accessed Aug 31 2019].
“Today’s agricultural system is also incredibly resource intensive, covering ~43% of the world’s ice-and desert-free land. Of this land, ~87% is for food and 13% is for biofuels and textile crops or is allocated to nonfood uses such as wool and leather. We estimate that two-thirds of freshwater withdrawals are for irrigation. However, irrigation returns less water to rivers and groundwater than industrial and municipal uses and predominates in water-scarce areas and times of the year, driving 90-95% of global scarcity-weighted water use
https://www.researchgate.net/publication/325532198_Reducing_food's_environmental_impacts_through_producers_and_consumers [accessed Aug 31 2019].
beata coerenza…
https://www.bbc.com/news/science-environment-46214864
https://edition.cnn.com/2018/11/15/health/beef-lamb-diet-climate-scli-intl/index.html