Una concessione prorogata per altri dieci anni, dal 2030 al 2040, raggiunta all’insaputa di tutti attraverso il nuovo Piano Economico Finanziario. E’ quella sulle autostrade A24 e A25 denunciata ieri da Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista.
Cambiano i governi, in sintesi, ma il risultato non cambia secondo Acerbo che solleva, tra le altre cose, anche la questione legata alla mancata condivisione, da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli, dell’idea di ulteriore proroga al gruppo Toto.
Secondo quando spiega sempre Acerbo la proroga costerà due miliardi allo Stato e uno a Toto, che poi si presuppone sia un miliardo recuperato attraverso il pedaggio pagato dai pendolari. Un accordo che, pare, dovrebbe evitare aumenti autostradali.
Il segretario di Rifondazione si sofferma ancora sulla cattiva gestione e manutenzione che c’è stata per Autostrade dei Parchi con una proroga che arriva in sordina e senza bando alcuno.
Niente di diverso da quanto fatto prima, in sintesi, eppure si parla di “governo del cambiamento”.
Simona Pace
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