Dopo otto anni di peripezie, ricorsi, intoppi burocratici, è entrato in funzione a pieno regime il depuratore di Pescasseroli. Un’opera ad altissimo livello tecnologico, con un impatto ambientale contenuto, in un area geograficamente sensibile perché è il cuore del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
“È la dimostrazione – spiega il presidente di Saca Luigi Di Loreto – che se le amministrazioni si siedono a tavolino e sono capaci di dialogare, i risultati si ottengono. Sono commosso per il risultato raggiunto, era una procedura complessa, ma siamo riusciti con un grande lavoro corale a sbloccarla”.
L’entrata in funzione del depuratore, che servirà anche il Comune di Opi, permetterà all’Italia di non incorrere nella procedura di infrazione comunitaria 85/13, riferita agli scarichi di acque reflue urbane in aree sensibili, per la quale il nostro Paese è già stato condannato dalla Corte di Giustizia Europea.
Un’opera realizzata in soli sei mesi, come sottolinea anche il vice presidente della Regione Emanuele Imprudente: “Otto anni per gli incartamenti e sei mesi per la costruzione. È il segno di un sistema Paese che va assolutamente cambiato”.
Il nuovo impianto arriverà a servire nei periodi di maggiore presenza turistica oltre dodicimila abitanti equivalenti tra i comuni di Pescasseroli e Opi, consentendo di migliorare la qualità delle acque del fiume Sangro e del lago di Barrea.
In località Peschiera, dove il depuratore è stato realizzato, questa mattina era presente anche il Commissario Straordinario Unico per la Depurazione Enrico Rolle che dichiara: “Il depuratore di Pescasseroli può essere considerato un esempio a livello nazionale di alta tecnologia a servizio dell’ambiente. Realizzare un depuratore in un’area di tale pregio naturalistico implica una complessità procedurale elevata e un’attenzione massima a ogni prerogativa ambientale. Credo che dopo questo lungo lavoro di squadra oggi le comunità del Parco possano contare un valore ambientale in più, quello che è mancato fino a oggi: una depurazione finalmente efficiente”.
Una bella notizia che arriva da una delle aree a maggiore rilevanza ambientale della Regione. È questo il felice epilogo di una vicenda che per troppo tempo, lha tenuto in sospeso il destino della comunità del Pnalm.
Savino Monterisi
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