Ospedale Sulmona, approvata in Regione risoluzione Primo livello

La Quinta commissione consiliare “Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e Lavoro” della Regione Abruzzo, ha appena approvato la risoluzione presentata dalle due consigliere peligne Scoccia e La Porta sull’ospedale di Primo livello di Sulmona, con il voto compatto della maggioranza di centrodestra e del centrosinistra e l’astensione del Movimento 5 Stelle.

La risoluzione era stata chiesta dalla sindaca di Sulmona Casini, che aveva riunito la commissione consiliare Politiche Sanitarie alla presenza delle due consigliere regionali che si erano impegnate a presentare la risoluzione in Regione, dopo che l’assessora regionale Verì aveva fatto intendere che nel nuovo Piano di riordino della rete ospedaliera regionale, l’ospedale di Sulmona sarebbe rimasto di base.

La risoluzione che impegna Marsilio e Verì difficilmente riuscirà ad essere efficace però, perché con la presentazione del Piano sanitario al tavolo ministeriale avvenuta nei giorni scorsi, ormai i giochi sembrano cosa fatta. Sarebbe ora infatti da convincere Marsilio e Verì a proporre l’ospedale di Sulmona come Primo livello, cosa che non si è riusciti a fare fino a questo momento. Fatto questo, si dovrebbe interagire nuovamente con il ministero, chiedendo una modifica del Piano sanitario a pochi giorni dalla presentazione dello stesso. Sembra perciò questa un’operazione alquanto tardiva che rischia di rimanere senza seguito.

Pare dunque che a differenza del marito Gerosolimo, che da assessore regionale scelse per l’ospedale di Sulmona il declassamento ad ospedale di base, la consigliera Scoccia – insieme alla consigliera La Porta – ritenga che l’ospedale di Sulmona necessiti del Primo livello.

Savino Monterisi

5 Commenti su "Ospedale Sulmona, approvata in Regione risoluzione Primo livello"

  1. Puzza tanto di una messa in scena per l’elettorato locale.
    Intervento tardivo… volutamente.
    Se non darà i frutti sperati i nostri si dimetteranno? Sindaco compreso? 🙂 😉

  2. Modesto medicus. | 30 Luglio 2019 at 18:27 | Rispondi

    Tutti i cittadini ,dice una massima, sono uguali di fronte alla legge. Ed allo stesso tempo tutti i cittadini sono uguali di fronte alla salute. Invece non è così, vi sono differenze fondamentali per la salute tra un ospedale e l’altro,come se i cittadini, mettiamo di Sulmona e suo hinterland, siano cittadini di serie infima. L’ospedale deve essere un punto di repere, per ogni persona che ha necessità di cure urgenti ed importanti e non un posto per poter spedire il malato di qua e di là, alla ricerca di cure salvavita. Di un ospedale così che te ne fai? Meglio chiuderlo, per un caso di prima urgenza, sarebbe solo una perdita di tempo. Il minimo che possa ottenere Sulmona, vista la sua importanza territoriale e del circondario sarebbe un ospedale di primo livello. L’ospedale di base è obsoleto per i tempi che corrono.

  3. Ci rivenderanno il successo del salvataggio del punto nascita (che già avevamo) come chissà che vittoria.
    Per il resto c’è la contropartita del declassamento dell’ospedale calatoci dall’alto (e dal Comune voluto) e di cui non vi sarà mai un colpevole.
    Per salvare le poltrone e per il bene della Regione tutta, Sulmona val bene una messa..questo é altro.. vero?

  4. ma scusate… perchè vi indignate?
    quando facemmo la manifestazione davanti l’ospedale eravamo una 20ina di persone: mancavano medici, infermieri, personale dell’H e tutta la popolazione.
    Se non è fregato niente a loro, allora che era già tardi, perchè dovrebbe fregargliene oggi?

    1 – facciamo qualcosa
    2 – eravamo una 20ina quindi non fregava niente a nessuno
    3 – nessuno fa nulla per anni
    4 – H declassato
    5 – La responsabilità è della politica!

    la responsabilità è solo di chi quel giorno non c’era e ne erano 45000 perchè l’H non è di Sulmona ma è della Valle Peligna e di tutto il circondario.

    ora attaccatevi…. anzi no attacchiamoci 😐

    • Giusta osservazione la sua.
      Come anche non può stigmatizzare azioni di “protesta” diverse da quella da lei segnalata, appuntandosi medaglie al petto.
      Ritengo al contrario valida ogni forma di protesta, segnalazione, indignazione, ecc., che sia di pungolo alla questione per questa come altre vicende che vedono il nostro territorio sempre sconfitto e condannato.
      L’azione e la risposta è del tutto politica.
      Sappiamo entrambi che non sarà uno striscione o due righe in più di commento lasciate qui a cambiare gli eventi.
      Sono loro il nostro tramite di relazione, confronto e soluzione.
      Basta tenere a mente (e lei lo saprà meglio di me) le scelte infauste fatte e da chi e chiederne il perché.
      Non è la comunità di un territorio il colpevole, può solo incolparla di non saper scegliere i rappresentanti giusti al posto giusto, questo si, ma proprio per quanto da lei citato, come incolpare un cittadino non sulmonese, della scellerata scelta della giunta comunale di Sulmona che ne diede l’avallo?? O della favorevole votazione dell’ex assessore alla distruzione dell’ area interna Peligna?

      Attacchiamoli!!

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