Campo 78, verso l’affidamento della progettazione definitiva

Il “la” all’affidamento dell’incarico di “Progettazione definitiva/esecutiva per il ripristino e rifunzionalizzazione del Parco della memoria ‘Campo 78’” è stato finalmente dato. E’ stata firmata, dal dirigente del quarto settore, la determina che permetterà di individuare un professionista in grado di progettare, entro trenta giorni (come si legge sul documento) gli interventi previsti per la riqualificazione del campo di prigionia di Fonte d’Amore. Un incarico di un importo totale pari a circa 24mila euro che prevederà una sorta di bando tra cinque professionisti invitati a partecipare. Si parlerà comunque di un affidamento diretto visto la possibilità, da parte delle amministrazioni pubbliche, di scegliere questa strada quando si parla di importi al di sotto dei 40mila euro.

Per il progetto di ” ripristino e rifunzionalizzazione” del Campo 78, finanziato per un totale di 350mila euro, gli interventi prevedono la predisposizione della sala accoglienza all’ingresso del campo con realizzazione degli impianti elettrico e termico e dei servizi igienici; la messa in sicurezza delle due baracche più importanti, quelle che conservano i graffiti; la rimozione dell’amianto; la riparazione dei tratti danneggiati del muro di cinta; gli arredi (sedie, tavoli, pc, videoproiettore, impianto audio); il miglioramento della viabilità di accesso; nonché gli allacci alle reti idrica e fognante e l’allestimento di una infrastruttura minima museale.

Il “restyling” del “campo della memoria” rientra in un progetto più ampio che coinvolge le aree di maggior pregio presenti alla Badia, quindi anche l’Abbazia Celestiniana e l’eremo di Sant’Onofrio. L’intera visione prevede l’utilizzo dei famosi 12milioni di euro del Masterplan Abruzzo, “Patto per il Sud”, di cui 6milioni di fondi Par Fsc 2014-2020, 3milioni Por Fesr e altrettanti con risorse ricavate da project financing, sponsor, Mibact, Par Fas 2007-2013, Fesr 2014-2020.

Dunque, nel maxi intervento c’è anche l’eremo di Sant’Onofrio per 600mila euro con un’attenzione per la sistemazione della strada di arroccamento con la conversione a percorso pedonale botanico-naturalistico; il recupero e la valorizzazione dello chalet con realizzazione di servizi igienici a norma, zona ristoro, struttura coperta esterna a vetrate per consentirne l’uso nel periodo invernale; la sistemazione del piazzale con realizzazione di un belvedere panoramico e con accesso/parcheggio ai mezzi di servizio da ottenere sotto il livello del plateatico tramite uno sbancamento di modesta entità. Si interverrà ancora sul sentiero di accesso, la sistemazione dei punti di illuminazione a pannelli solari, la realizzazione di una rete di sensori per il monitoraggio dei movimenti del terreno a fini di prevenzione dei rischi.

Messa così l’area celestiniana sarà di indubbia attrazione, lo è già d’altronde, ma con interventi di valorizzazione ad ampio raggio, magari compresi anche quelli di servizi di supporto, la Badia potrebbe davvero diventare una zona capace di dare spinta allo sviluppo economico del territorio in chiave ovviamente turistica.

Simona Pace

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