La procedura è da rifare, o almeno da rivedere, visto che ad oggi l’ufficio stampa di Cogesa (quello pagato con incarico diretto decine di migliaia di euro) non sa neanche se la gara è stata avviata e completata. Non sa quanti hanno risposto al bando, né chi sono. Così come non lo sanno i sindaci soci, segno che a Noce Mattei i controlli sono solo apparenti, perché nel frattempo, nell’ignoranza di tutti, che c’è in corso una gara da oltre sette milioni di euro ce lo dice il tribunale amministrativo regionale.
E’ grazie ad una sentenza pubblicata ieri dal Tar dell’Aquila, infatti, che si scopre come dall’appalto full rent, per l’affitto quinquennale cioè di 48 mezzi, è stata esclusa nel maggio scorso la Lrs trasporti-Rti omnitech. Il Tar ha dato infatti ragione ai ricorrenti a cui il Cogesa aveva comunicato a maggio l’esito della verifica tecnica fatta a marzo, ovvero l’esclusione della stessa dalla gara per aver proposto mezzi non perfettamente rispondenti ai requisiti richiesti.
“I minimi scostamenti dimensionali contenuti neljl’ordine di pochi centimetri (11 cm di sbalzo rispetto alla lunghezza complessiva del veicolo proposto, pari a 5.065 mm e, pertanto, inferiore ai 5.200 mm indicati come lunghezza massima complessiva, 9 cm di eccesso nello sbalzo posteriore del veicolo, 16,3 cm. Rispetto alla lunghezza complessiva massima di 7,5 metri), – scrive il Tar – devono essere considerati assolutamente indifferenti rispetto alle caratteristiche dei mezzi richiesti, ed anzi la lieve entità della “difformità” rispetto al parametro di cui al capitolato speciale denotano profili di eccesso di potere della Stazione appaltante che ha ritenuto di escludere il ricorrente a prescindere da una valutazione in ordine all’equivalenza funzionale dei beni offerti”.
Insomma il provvedimento di esclusione deve essere annullato e la società rientrare in corsa. Con il Cogesa, difeso dall’avvocato Stefano Di Nino, condannato a pagare le spese di giudizio e legali.
“Ne prendiamo atto – dichiara Cogesa – e comunicheremo al Rup il provvedimento”. Ci mancherebbe, verrebbe da dire. Se non altro perché la gara in questione era stata oggetto di un duro scontro in sede di controllo analogo, con alcuni sindaci che contestavano la scelta fatta, a loro dire molto più costosa di un acquisto diretto dei mezzi.
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