“La Provincia è parte lesa in tutta questa vicenda e di questo chiederemo conto alle autorità competenti, compresa la Corte dei Conti”. Mauro Tirabassi è un fiume in piena nell’incontro organizzato oggi dal comitato per il De Nino-Morandi nei locali del Vescovado e, ricostruendo tutta la vicenda, non manca di lanciare bordate nei confronti della società che si era impegnata ad affittare i locali di via Mazzini e soprattutto del Comune di Sulmona “entrato a gamba tesa sulla trattativa in corso”, scippando di fatto lo stabile all’Itcg per destinarlo agli studenti delle scuole Capograssi.
“Da parte della Provincia – ha spiegato Tirabassi – c’è stata tutta la buona volontà per riportare una scuola di Sulmona a Sulmona: abbiamo messo in bilancio 116mila euro l’anno impegnandoci per i prossimi tre anni almeno e abbiamo da subito dato il nostro via libera al trasferimento. Nel maggio scorso – continua il consigliere provinciale – viste le criticità avanzate dal preside e in particolare sul fatto che lo stabile aveva una destinazione ad uffici e non ad uso scolastico, abbiamo chiesto alla società Sant’Antonio di adeguarsi alla destinazione d’uso richiesta. Di tutta risposta ci hanno risposto dopo tre giorni, dicendoci che o lo prendavamo così o ci citavano per danni”.
Tirabassi non scrive l’equazione, ma il sillogismo è semplice: “Guarda caso la trattativa si è interrotta nel momento in cui il Comune ha fatto un bando per reperire anch’esso locali per le scuole Capograssi – continua il consigliere provinciale – guarda caso della società Sant’Antonio fa parte il fratello dell’assessore ai Lavori Pubblici, guarda caso alla fine il Comune ha affittato l’edificio al Comune con l’impegno a certificare la classe scolastica della destinazione d’uso che noi avevamo richiesto e addirittura ad un prezzo più basso di quello che era stato pattuito con noi, tra l’altro per un solo anno anzichè tre. Tutto legittimo, per carità – conclude Tirabassi – ma certamente poco opportuno da un punto di vista politico e istituzionale”.
A rispondergli l’assessore all’Istruzione Pierino Fasciani che nega la volontà del Comune di mettersi di mezzo, di essere di intralcio: “Noi agevoleremo quanto più possibile il ritorno dell’Itcg a Sulmona – ha detto Fasciani – ma ricordo che la competenza per le scuole superiori è della Provincia”.
Il confronto si fa teso, tra appelli alla magistratura ad intervenire e speranze per il futuro. Perchè ora agli studenti di Ragionieri e Geometri non resta che aspettare, ancora, che la loro storica sede di via Virgilia D’Andrea venga ristrutturata e messa in sicurezza. Entro fine mese, assicura Tirabassi, sarà pronto il progetto definitivo, per poi andare a gara entro la fine dell’anno e cominciare i lavori ad aprile 2020. Dopo sei anni, quasi, da quell’uscita forzata, sembra essere tornati, come in un gioco dell’oca, al punto di partenza, da dove si doveva partire, probabilmente, il giorno dopo la visita della guardia di finanza in via D’Andrea.
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