Attenzione, controllo elettronico della velocità. Nuovo autovelox a Pratola

Attenzione, rispettare assolutamente i limiti di velocità, questa volta la multa potrebbe scattare davvero perché a tenere d’occhio gli automobilisti sfrenati, dall’acceleratore facile, c’è un nuovo autovelox, quello istallato la settimana scorsa lungo la provinciale 10 nel comune di Pratola Peligna in piena zona commerciale, nei pressi dei centri commerciali.

“Un “deterrente all’alta velocità – spiega il sindaco Antonella Di Nino – per la maggiore sicurezza in quella zona sia in riferimento alla presenza della scuola dell’infanzia, sia perché le attività commerciali nella zona vanno via via aumentando” aggiunge. In effetti è di qualche giorno fa una nuova apertura e varie negli ultimi anni si sono sommate, una vera e propria zona in fermento ed espansione nella quale andava e va ancora data una certa sicurezza in termini di mobilità.

Così “in attesa che venga costruita la nuova rotonda, per la quale continuo a sollecitare la Provincia – prosegue la prima cittadina -, è stato istallato l’autovelox che, voglio sottolineare, non è uno strumento per fare cassa comunale. Gli introiti, infatti, saranno ridivisi metà a metà con la Provincia che ha la competenza della strada. Ci auguriamo, dunque, che svolga esattamente la sua funzione”.

In effetti qualche polemica sulla sicurezza della strada, soprattutto con la scelta di insediarvi temporaneamente l’asilo, c’era stata in passato. Nonché anche qualche incidente dovuto all’aumento del traffico, fortunatamente senza gravi conseguenze, dovuto anche alla mancata osservazione della segnaletica orizzontale. In questo senso uno stimolo ad avere maggiore coscienza e responsabilità quando si è alla guida dando un occhio al classico cartello: “Attenzione, controllo elettronico della velocità”.

Simona Pace

7 Commenti su "Attenzione, controllo elettronico della velocità. Nuovo autovelox a Pratola"

  1. E brava sindaca, con la scusa dell’asilo hai piazzato l’autovelox, utilizzando lo stesso come cavallo di Troia vuoi farti finanziare la realizzazione di una rotonda dalla Provincia in quanto strada provinciale.
    La rotonda la poteva pagare il Comune di Pratola con i soldi degli “ Oneri di Urbanizzazione” visto che avete trasformato terreni marginali in terreni ad urbanizzazione Commerciale.
    A proposito: chi erano e adesso chi sono i proprietari di questi terreni?
    E poi, Carissima Sindaca, ti sembra normale che uno svincolo autostradale venga collegato ad una strada statale a scorrimento con due chilometri di strada provinciale?
    Tanto i cittadini di Pratola non corrono il rischio di passare sotto l’autovelox e quindi beccarsi una sanzione salatissima con il rischio del ritiro della patente!

  2. Automobilista alternativo | 9 Luglio 2019 at 18:27 | Rispondi

    Ma perché c’è ancora chi prende l’autostrada?!?

  3. L’autovelox lungo la provinciale 10 che porta al casello autostradale ci voleva da tempo.Una volta si posizionavano vigili pratolani, con quello mobile , ma furono contestati perché ci voleva l’avviso e ci voleva il verbale. Roba da matti,il garantismo italiano è da ridere. Ora c’è l’autovelox, simile a quelli che stanno lungo la strada per la stazione di Sulmona. Io non ci trovo nulla da ridìre,perché se c’è un segnale di limite di velocità quello va rispettato e non spernacchiato. A Pratola ci vorrebbe un altro autovelox simile, lungo via Trieste, dove c’è il limite di 30 /h,mentre passano macchine e moto siluranti che se ne sbattono del limite a 30/h. Non si contano i gatti che hanno maciullato.Intanto come se nulla fosse continuano a correre come saette. Poi se piazzi un autovelox ecco che c’è quello che fa dietrologia. Si devono rispettare i segnali o no? Per non parlare dei divieti di sosta, utili solo per spaventare i passeri.

  4. A mode’, quale dietrologia, il mio intervento voleva mettere in evidenza solo il fatto che non è possibile che uno svincolo autostradale venga collegato ad una strada statale a scorrimento quale la SS17, che voglio ricordare collega l’area Adriatica a Napoli, con due chilometri di strada provinciale che negli ultimi anni hanno urbanizzato a destra e manca. Dall’uscita dell’autostrada, in un paese normale, avrebbero fatto un raccordo diretto con la SS17, per collegare anche tutta l’area industriale di Sulmona. Ma forse il declino industriale della Valle Peligna è conseguenza anche di questa miopia politica campanilistica.
    Poi concordo che tutta la segnaletica stradale va rispettata sempre e comunque, chi scrive in quarant’anni di guida non ha mai preso una sanzione per violazione dei limiti di velocità e mai perso un punto sulla patente.

  5. Automobilista alternativo | 9 Luglio 2019 at 22:20 | Rispondi

    Ci sono altre strade da percorrere per andare ugualmente al casello, non si deve necessariamente finire a Roccacasale per rientrare a Sulmona..

  6. Caro Publio, accà nisciuno è fesso…. “hai piazzato l’autovelox, utilizzando lo stesso come cavallo di Troia etc.” Queste cose mica le ho scritte io. E poi che c’entra l’autovelox con la strada provinciale che “sbocca” su una strada statale? Perché prima via Palazzo dove andava a finire, per tanti anni ed anni,lungo il fiume,per caso? E la sindaca che c’entra? Fu l’ing. Ortensi, capo allora dell’ANAS e di origini pratolane che fece quella variante e fu un intuito geniale, perché dopo qualche anno da quelle parti passò l’autostrada. Ed i proprietari di quei terreni ,le posso garantire che furono contadini veraci, che si videro valorizzare i loro terreni di solito poco generosi nel restituire prodotti agricoli. Comunque, le ricordo che quando la RAI dà notizie sulla viabilità, per esempio tra il tratto autostradale tra Pratola e Pescina,oltre a mettere l’accento su Péscina,dice sempre : “nebbia tra Pescina ed il casello di Sulmona. E non c’è verso di fargli dire Pratola Peligna. Ma quel casello allora ,come vede sta,sebbene virtualmente, a Sulmona e tanto può bastare.

  7. Questo tipo di campanilismo ha contribuito alla desertificazione della Valle Peligna.

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