Una sta lì, a sentirsi strana, a non capire, a non condividere, a storcere il naso, a stonare nel coro di voci tutte uguali.
Una sta lì a mettere ordine sulle mensole del cuore, a congelare spremute d’amore per i tempi di magra, ad abbinare secondo e contorno, a leggere gli ingredienti e le date di scadenza, a separare i bianchi dai colorati e i tessuti delicati da quelli resistenti.
Una sta lì a compiacersi nel vedere finalmente vuota la scatola delle bollette da pagare, a buttare i bikini che non la contengono più, a provare, in profumeria, un rossetto troppo acceso che non comprerà, a ridere davanti alle ennesime repliche della sitcom preferita.
Una sta lì a tracciare la linea per tirare la somma, sperando che per una volta i conti tornino, a unire i puntini in ordine numerico per svelare il disegno nascosto, ad attaccare i bollini sulla scheda per ottenere il set di valigie, sognando di utilizzarle.
Una sta lì a stupirsi di come, nonostante tutto, la vita continui a sembrarle meravigliosa, le lamentele inutili e i sorrisi imprescindibili.
Una sta lì, dopo aver capito che basta poco per essere felici e che quel poco è in realtà tantissimo. Tutto.
Una sta lì a chiedersi come mai non riesca a far suo lo slogan genitoriale: “I FIGLI SONO L’UNICA MIA RAGIONE DI VITA”. Come sarebbe a dire “L’UNICA”? No: i miei figli meritano più di questo. I miei figli devono correre incontro al loro futuro con entusiasmo, convinti che qualcosa di meraviglioso li aspetti, curiosi di sfogliare il libro che essi stessi scriveranno.
Non voglio che pensino che l’unica ragione di vita saranno i figli che forse, chissà, probabilmente un giorno avranno.
I miei figli sono la parte più bella della mia vita. Sono la speranza, la gioia, la piuma che meglio mi solletica. Sono l’elemento che, se funziona quello, va tutto bene. Il resto in qualche modo si sistemerà.
I miei figli sono il numero variabile ” X” posto nella frase “Mi dai X euro?”, sono il motivo per cui la mia vita è tanto bella, il bagno sempre sporco e le camere in disordine, sono la costante “K” di ogni mio pensiero.
I miei figli sono il perché di tante risate, di mille preoccupazioni, delle corse contro il tempo, delle briciole sulla tastiera del computer, dell’orribile musica che risuona in casa.
I miei figli sono coloro a cui voglio insegnare che la vita è bella, che c’è sempre un motivo per sorridere e, se non c’è, ci si fa il solletico a vicenda, finché se ne trova uno. Io a te e tu a me, poi insieme solletichiamo l’altro, che non può certo rimanere a guardare.
I miei figli sono gli occhi che mi piace osservare mentre guardano il mondo, sono i più severi critici della mia cucina, dei miei guizzi di giovanilità e dei miei gusti cinematografici.
I miei figli sono tanto, ma non tutto, altrimenti non avrei nulla da dare loro, da promettere, da dire. Nessuna risposta.
Ci ho messo quasi quarantasei anni a capire che se non si fanno le domande giuste, non si avranno mai le risposte esatte.
Anni a chiedermi: -Chi sono? Perché? In che misura?
Anni a rispondermi: -Bo! Non so! Poco!
La gente invece lo ha sempre saputo. Se lo diceva a bassa voce mentre passavo, guardandomi con la coda dell’occhio.
Sarebbe bastato fermare una persona a caso e chiederlo. Mi sarei risparmiata tante notti in bianco.
La gente sa sempre tutto. La gente capisce tutto.
La gente vuole un buono, un cattivo e una morale: a lei piace ascoltare e raccontare favole, per poter dormire serena anche da sveglia.
Alla faccia nostra e delle nostre notti insonni.
gRaffa
Raffaella Di Girolamo
Migliori sempre di più! Splendido 😍😍😍🌺🌺🌺🌺🌺
bene,benissimo per la Famiglia,savia riflessione…la gente siamo noi,tantissimi non sanno nulla,disinfornati,chiudono gli occhi,guardano dall’altra parte,volutamente sudditi del capo bastione di passaggio e delle magiche illusioni promesse,raccontate…
Oltre al buono,brutto(morale)e cattivo…i sudditi vogliono,chiedono,amano,anzi si credono
” robin hood ” l’eroe,la risposta a tutte le domande…..la realta’ e’drammaticamente diversa,purtroppo “la gente” non sa,meglio gli fanno credere, non e’ consapevole del proprio ruolo (potere sovrano)…pochissimi i Cittadini,coscienti,edotti,ponderati,sensati,sapienti che con logica trovano risposte giuste alle domande dell’esistenza (delegati,eletti compresi)
…o no?
Brava!
grazie Graffa a nome dell’umanità, anche della più pigra a pensare su quanto si dice si debba. Hai centrato il punto, e oggi centrare il punto è un miracolo. Brava.